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Bologna ricorda la strage alla Stazione"Conoscere i mandanti è possibile"

I familiari delle 85 vittime tornano a chiedere verità sulla bomba esplosa alle 10,25 di trentatré anni fa

Nicoletta Orlandi Posti
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E' partito il corteo per la commemorazione del 33esimo anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980: in mano ai familiari delle vittime cartelli con su scritti i nomi dei congiunti, che per un giorno saranno i nomi delle strade di Bologna, di tutte le traverse di via Indipendenza che incroceranno i manifestanti lungo il percorso che porterà in stazione, dove dal palco parlerà il presidente della Camera, Laura Boldrini. Alla testa del corteo lo striscione "Bologna non dimentica" che ricorda le 85 vittime e i 200 feriti della strage, dietro i gonfaloni dei Comuni, poi i familiari con accanto il presidente dell'associazione 2 agosto, Paolo Bolognesi, con la consueta gerbera bianca e ancora le autorità con il ministro per gli Affari Regionali Delrio al fianco del sindaco di Bologna Virginio Merola. Nei pressi della stazione, il segretario del Partito Democratico, Guglielmo Epifani, appena giunto da Roma, incrocerà il corteo unendosi alla celebrazione che avrà il suo momento più toccante alle 10,25, esattamente l'ora in cui trentatré anni fa la bomba esplose provocando la strage. "Arrivare ai mandanti è possibile, non è una chimera": ne è convinto il presidente dell'Associazione familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi. "Analizzando i documenti processuali a 360 gradi - ha spiegato il presidente dell'associazione, nonche' deputato del Pd - questa possibilità c'è tutta. Questa vicenda criminale puo' essere ricostruita in tutti i suoi dettagli. Questo - ha concluso - è importante per la democrazia".  Da parte sua il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato  a Paolo Bolognesi ribadisce: "Il meditato ricordo di quegli anni che hanno insanguinato il Paese  non solo costituisce un doveroso e commosso omaggio alle vittime, ma è volto a diffondere e condividere con le giovani generazioni, che non hanno vissuto quelle vicende, consapevolezza storica, sensibilità civica, convinta mobilitazione a tutela dei principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione". "Rinnovo pertanto -afferma Napolitano- il mio apprezzamento per l'impegno profuso dall'Associazione da lei presieduta nel promuovere e coltivare una riflessione collettiva su quel periodo sofferto della nostra storia e nell'adoperarsi affinchè venga fatta piena luce sugli aspetti del feroce atto terroristico, non ancora chiariti nonostante la lunga, ma non ancora conclusa, serie di investigazioni e processi. Con questi sentimenti -conclude il Presidente nel messaggio a Paolo Bolognesi- esprimo a lei, ai feriti e ai famigliari di chi ha perso la vita in quello spietato attentato l'affettuosa, commossa vicinanza mia e dell'intero Paese ".  

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