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Gay suicida a quattordici anniSi riaccende il dibattito politicosulla legge contro l'omofobia

Il marciapiede di San Basilio dove è morto l'adolescente

Nicoletta Orlandi Posti
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Nei prossimi giorni, forse dopodomani, si svolgeranno i funerali dell'adolescente gay che si è ucciso buttandosi dalla terrazza di un palazzo di Roma perché si sentiva rifiutato e preso in giro per la sua omosessualità. La sua drammatica storia, lasciata scritta ai suoi genitori, ha riacceso nuovamente il dibattito sulla necessità di introdurre il reato per omofobia a tutela di gay, lesbiche, transessuali. La stessa presidente della Camera, Laura Boldrini, si è detta fiduciosa che "la Camera saprà trovare alla ripresa il modo per dare risposta alle attese e varare con la più larga maggioranza una legge che ci allinei agli altri Paesi dell'Unione Europea".  Ma basta una legge? - La domanda resta sempre quella: può una legge impedire tragedie come quella di San Basilio? "La legge sull'omofobia l'aspettiamo in Italia da molto molto tempo - ha detto il ministro degli Esteri, Emma Bonino - Non sono sicura che avrebbe risolto il problema, ma certamente avrebbe consentito alla politica di fare la sua parte". "E' ai ragazzi e alle ragazze come questo quattordicenne che bisogna pensare quando si dibatte dell'omofobia, ha puntualizzato il presidente dell'Arcigay, Flavio Romani. Anche il Movimento Cinque Stelle del Senato ha chiesto "a Letta, ma anche ai presidenti Grasso e Boldrini e al Parlamento tutto, che provvedano al più presto alla definizione della legge contro l'omofobia e contro la transfobia che già era stata promessa e la cui discussione è stata solo avviata, con estrema lentezza". Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà si è invece augurato, su Twitter, che "l'intera classe dirigente chieda perdono per le vittime dell'omofobia e per aver consentito che l'odio per le diversità diventasse lessico ordinario della contesa politica". Serve cultura - Da parte sua il senatore Pdl Carlo Giovanardi si dice "pronto a votare una legge che punisca con una aggravante chiunque usi violenza, offenda o discrimini persone per la loro diversità, fragilità o disabilità, ma", tuona, "ci opporremo in ogni modo ad una legge liberticida ed eterofoba come quella in discussione alla camera dei deputati, che vuol colpire con il carcere, come ha spiegato anche Piero Ostellino, chi non è d'accordo per esempio con il matrimonio o l'adozione di bambini da parte di coppie gay''. Secondo Giovanardi "il profondo dolore per la perdita di una giovane vita non giustifica una grossolana strumentalizzazione per altri fini, tenendo anche conto che per fortuna l'Italia è il paese d'Europa che ha di gran lunga la più bassa percentuale di suicidi tra i giovani, tra l'altro in costante diminuzione". Per Mara Carfagna la legge contro l'omofobia, che sara' approvata dopo la pausa estiva, "non basta, da sola, ad evitare gesti disperati", come quello del giovane ragazzo di Roma, "servono", secondo la portavoce del gruppo Pdl alla Camera, "anche se non soprattutto, momenti di sensibilizzazione nelle scuole e tra i ragazzi più giovani, così come quelli che avevamo avviato sotto il governo Berlusconi, in accordo con la Gelmini, per entrare negli istituti con temi come la violenza di genere e l'omofobia".

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