Meteo, il disastro dopo la tregua di Natale: che cosa si abbatte (e dove) il 27 dicembre
Dopo la tregua natalizia, avremo giornate durissime. Clima tipicamente invernale in questi giorni sull'Italia, diretta conseguenza delle correnti nord-orientali che ormai da più giorni interessano la Penisola. Attualmente tra Balcani e Mar Nero staziona un'area depressionaria ricolma di aria fredda, la quale riesce - seppur marginalmente - ad influenzare il tempo su alcune regioni italiane, segnatamente quelle maggiormente esposte ai venti da NE. Oggi, giovedì 21 dicembre, l'anticiclone delle Azzorre guadagnerà terreno verso Est, apportando maggior stabilità su tutta l'Italia rispetto ai giorni scorsi. Sole prevalente un po' ovunque, soprattutto al Settentrione e Toscana. Qualche passaggio nuvoloso al Centro Sud (specie versanti adriatici), ma generalmente senza precipitazioni. Poche le variazioni termiche, con clima tipicamente invernale: gelate diffuse al Centronord e valori diurni sui 7-10°C. Scenario tra giovedì e venerdì a livello europeo. Venerdì avremo ormai un contesto anticiclonico da Nord a Sud: tempo quindi stabile seppur con il transito di qualche banco di nubi alte e stratiformi sulle regioni settentrionali e ultime note instabili su bassa dorsale e nord Sicilia. Clima che inizia a mitigarsi in seguito alla ritirata verso Est del nucleo freddo balcanico: temperature sulla Penisola che guadagneranno un 2-3°C, soprattutto nei valori massimi. Il week end prenatalizio si preannuncia dominato dall'anticiclone, il quale 'invaderà' tutta l'area mediterranea centro-occidentale, portando con sè una massa d'aria decisamente più mite rispetto a quella attuale e giornate ampiamente soleggiate (nubi in aumento domenica solo tra Liguria e Toscana). Un debole fronte nuvoloso transiterà sull'Europa orientale e riuscirà soltanto marginalmente ad interessare l'estremo Sud italiano (specie l'area ionica), più che altro con un temporaneo rinforzo della ventilazione settentrionale. ù Il 27 e il 28 dicembre - Se da un lato appare ormai abbastanza chiara e consolidata l'evoluzione per il 24, 25 e 26 dicembre, lo scenario per i giorni successivi presenta ancora qualche margine di incertezza. Le emissioni modellistiche odierne, tuttavia, confermano quando mostrato ieri e convergono verso un peggioramento del tempo su parte dell'Italia. Il tutto sarebbe legato all'ingresso delle correnti nord-atlantiche sull'Europa centrale, con coinvolgimento anche del Mediterraneo e di conseguenza la Penisola italiana. Il vasto anticiclone che dominerà la scena nel weekend pre-natalizio e fino al giorno di Natale, tenderà poi a perdere velocemente la sua forza ritirandosi verso Est e aprendo la strada a fronti nuvolosi provenienti da Francia, Spagna e Isole Britanniche. Tra il 27 e il 28 dicembre appare probabile il transito di una perturbazione con traiettoria Ovest verso Est. Perturbazione la cui entità deve essere ancora ben inquadrata e sulla quale, ad oggi, non avrebbe quindi senso concentrarsi più di tanto. Il coinvolgimento maggiore appare decisamente più probabile per le regioni settentrionali e parte di quelle centrali (segnatamente i versanti tirrenici e la Sardegna), mentre il Sud rimarrebbe più ai margini per lo meno in una prima fase. L'aria particolarmente mite presente nei giorni precedenti non favorirà una quota neve particolarmente bassa: è lecito attendersi, in presenza di precipitazioni moderate, neve sulle Alpi in genere a partire dai 1000-1500m, con fiocchi fin verso i 700-800m limitatamente al Piemonte e NO della Lombardia. Pioggia in pianura. Trattandosi di una linea di tendenza a 6-7 giorni, è inevitabile avere a che fare con un'attendibilità ancora modesta. Tuttavia, come accennato ieri, le probabilità di questo passaggio perturbato non sono così basse come in altre occasioni. Vi suggeriamo di seguire i nostri aggiornamenti previsionali, sia sul sito sia sulla nostra app.