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Islam, il Comune dove le suore pagano e i musulmani no

Matteo Legnani
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Polemica sulla sponda occidentale del Lago Maggiore. A Verbania è nata una querelle sulla decisione del Comune di concedere gratis la storica Villa Giulia per una cerimonia di fedeli musulmani, mentre fa pagare le suore Rosminiane per l' utilizzo del Teatro Maggiore nella recita di fine anno. Il caso è stato sollevato dal consigliere di opposizione Stefania Minore (Gruppo misto), che contesta la decisione della giunta formata da una lista civica di sinistra. Secondo l' esponente di opposizione c' è disparità di trattamento tra islamici e cattolici con riferimento alla delibera 244 del 14 giugno, pubblicata lunedì 18 all' albo pretorio municipale. In base alla quale la giunta ha concesso gratuitamente due sale di Villa Giulia all' associazione italoaraba, con sede in città, per un incontro religioso. Leggi anche: Austria, Kurz fa chiudere sette moschee e caccia gli imam A presentare la richiesta per l' evento il 12 giugno, che segnava la fine del periodo di Ramadan, è stato il presidente dell' associazione dopo aver compilato la domanda prevista dal regolamento. Nel giro di 48 ore il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, ha riunito la giunta per emettere l' atto di concessione gratuito. Invece a una scuola cristiana è stato chiesto di pagare l' uso del Teatro Maggiore per la recita di fine anno. L' istituto cattolico ha ricevuto dall' ente incaricato un preventivo di circa 800 euro, adducendo il fatto che esisteva poco tempo per ottenere gli spazi senza sborsare nulla. Di fronte alla contestazione di diverso trattamento, il sindaco Marchionini ha replicato: «Le strutture vengono concesse nei limiti delle programmazioni. Alle illazioni astiose non ho altro da dire». Amen e così sia. di Massimo De Angelis

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