Banche rosse, la serie tv che fa tremare la Boschi sui crac Etruria e Monte dei Paschi
Dall' acquisto sconsiderato di Banca Antonveneta allo scandalo dei derivati Alexandria e Santorini. Dai bilanci truccati ai risparmiatori traditi; dal via vai nelle aule dei tribunali fino alla fallita vendita e alla nazionalizzazione. E poi c' è la delicatissima vicenda del suicidio "imperfetto" del manager David Rossi. Sullo sfondo, l' affascinantissima città di Siena e l' intreccio malato tra la politica e gli affari. Raccontare col dovuto tatto ma senza tralasciare la verità dei fatti la storia recente del Monte dei Paschi, la più antica banca del mondo, è già di per sé un' impresa. Volerne fare una fiction per la tv può diventare un azzardo: la polpa non manca di certo ma proiettare la vicenda senza farla diventare un mattone indigeribile o al contrario solo aria fritta è da maghi della sceneggiatura. Oltretutto ci sono indagini in corso e la macchina della giustizia non ha ancora finito il suo lavoro. Ma la Lucisano Media Group, società di produzione cinematografica quotata sull' Aim di Borsa Italiana, non è nuova a sfide di questo genere e il crac da 50 miliardi della rossa Mps resta uno dei più grandi scandali finanziari internazionali che meritano di essere raccontati. Anche nei film. La decisione, in ogni caso, è ormai presa. La sceneggiatura è stata affidata a tre autori: Lirio Abate, Giacomo Durzi e Tommaso Matano. Leggi anche: La Boschi sfila sulla nave Diciotti: che cosa si è spinta a dire Per non rischiare di pestare troppi calli però, "Sienna", così si chiamerà lo sceneggiato, prenderà solo spunto dalle vicende di cronaca e lascerà ampio spazio alla fantasia. Da noi Michael Moore non avrebbe fatto certo carriera e porterebbe ancora la sacca da golf a Sorrentino. Non chiediamo troppo. «Sienna», come spiega la produzione, è la storia di una famiglia italiana, intorno alla quale si sviluppa quel «groviglio armonioso» che ha legato i senesi alla politica e alla finanza nazionale, alle istituzioni, alla massoneria e alla borghesia industriale. Un sistema che si costruisce nel corso di diversi anni per poi collassare nel giro di breve. "Sienna" è anche la storia di una ricca provincia italiana dove le banche, in accordo con la politica, decidono tutto, a discapito dei piccoli correntisti e delle persone, perché sono il denaro e il potere che muovono i fili di quello che diventerà il più grosso crac finanziario italiano, spiegano dalla società. «Ancora una volta abbiamo deciso di affrontare un tema di forte di attualità che ha coinvolto la storia recente del nostro Paese con una vasta eco anche internazionale», ha commentato Paola Lucisano (nella foto), responsabile delle produzioni televisive di Lucisano Media Group, «Crediamo che interpretare e raccontare questo tipo di vicende, con risvolti spesso drammatici e per certi versi inquietanti, sia anche compito del nostro cinema e televisione. Ma per farlo occorre molta attenzione, e per questo abbiamo scelto autori di grande livello che affrontano le vicende con la dovuta cautela e sensibilità», ha concluso. di Antonio Spampinato