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Reggio Emilia, arrestato il prete comunista don Ercole Artoni: minacciava tre magistrati

Gino Coala
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Il sacerdote don Ercole Artoni, fondatore della comunità di recupero "centro sociale Papa Giovanni XXIII" di Reggio Emilia e il commerciante Aldo Ruffini sono stati arrestati ieri all'alba dai carabinieri con l'accusa di minacce nei confronti di tre magistrati, tra cui il presidente del tribunale reggiano (reggente all'epoca dei fatti contestati), Cristina Beretti ed i pm Valentina Salvi e Giulia Stignani. La notizia è stata anticipata dalla Gazzetta di Reggio Emilia ed è stata confermata all'Agi da fonti investigative. Don Artoni, 88 anni, famoso in tutta Italia come prete iscritto ed eletto nelle liste del Pci e noto per il suo impegno a favore degli ultimi, è agli arresti domiciliari mentre Aldo Ruffini, 74 anni, è in carcere. Leggi anche: Don Biancalani, ore è ufficiale: il Comune chiude il suo centro di accoglienza degli immigrati Entrambi devono rispondere del reato di violenza e minaccia aggravata e continuata in concorso ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario. Nei loro confronti i militari nel nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia hanno eseguito le misure cautelari emesse dal gip di Ancona su richiesta della stessa Procura marchigiana titolare dell'inchiesta sulle presunte minacce. La vicenda è legata alla maxi inchiesta per evasione fiscale coordinata della procura reggiana che portò al sequestro preventivo di diversi milioni di euro riconducibile al Ruffini. Il presidente del tribunale Cristina Beretti e i due sostituti procuratori che si occuparono di quell'inchiesta avevano ricevuto misure di protezione dalla primavera del 2017. Le minacce sarebbero emerse nel corso di intercettazioni ed accertamenti tecnici.

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