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Roma, i temi anti-euro dei bambini di quinta elementare: "Con la lira si stava meglio"

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Caterina Spinelli
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"Con la lira si viveva meglio", non è Salvini a dirlo, ma dei bambini di quinta elementare di Roma. Ed è la loro maestra Raffaella a pubblicare, su Twitter, i temi dei giovanissimi anti-euro o, perlomeno, quello che hanno sentito dai loro nostalgici genitori. Il successo sul social è indiscusso. Il primo tema - definito il più bello dalla stessa maestra - recita così: "Mio padre mi racconta che quando la moneta era la lira era tutto un po' più semplice. Ai tempi della lira con uno stipendio si potevano comprare molte più cose. Quando c'è stato il passaggio all'euro, gli stipendi sono rimasti gli stessi, mentre i commercianti e venditori in generale hanno alzato i prezzi della loro merce. Nessuno tra politica e polizia ha controllato l'aumento dei prezzi delle merci. La vita in Italia è diventata così più difficile. Quando c'erano le lire si poteva risparmiare un po' di soldi. Nel periodo dell'euro, in Italia, si sono persi molti posti di lavoro, perciò la Nazione è diventata più povera, e molti italiani sono andati all'estero per colpa della crisi. Papà vede l'Italia più povera rispetto a prima". Poi c'è il secondo, quello di Ginevra, "la più sincera e pratica": "Quando mia mamma e mio papà erano piccoli la moneta ufficiale era la lira. I miei genitori mi raccontano sempre che quando c'era la lira erano tempi migliori. Si guadagnava di più perché la lira, rispetto all'euro, valeva il doppio. Quindi anche gli stipendi erano più alti e i soldi non finivano subito! Nel 2002 è cambiata la moneta, dalla lira si è passati all'euro. Questo perché l'Italia e altri Paesi si sono uniti per essere più forti insieme e per copiare gli Stati Uniti d'America hanno inventato una moneta unica. Tutto questo però ha aumentato la crisi che già c'era nel nostro Paese". Infine Elisa, "la risolutiva": "Oggi ho chiesto alla mia mamma di parlarmi della lira, la moneta che c'era in Italia prima che arrivasse l'euro nel 2002. Mamma mi ha raccontato che quando c'era la lira era come se tutto costasse la metà, il cibo, i vestiti, i quaderni, i libri, era come se lo stipendio durasse di più e permettesse di comprare più cose e realizzare anche qualche desiderio in più. Mamma dice che allora non solo si potevano comprare più cose, ma si riusciva anche a risparmiare - continua - e si viveva meglio. Ora con l'euro sembra più caro, i soldi sembrano non bastare mai. Tutto costa il doppio ed è difficile farsi bastare uno stipendio e provare a realizzare anche i più piccoli sogni. L'Italia è molto cambiata dai tempi della lira, del benessere che era un po' di tutti e non solo dei più fortunati. Forse non era poi così male che ogni Paese aveva la sua moneta e la sua storia". Io sono onorata di essere stata chiamata dallo Stato Italiano a svolgere una funzione educativa. Responsabilizzare tutti i cittadini, sin da piccoli, verso il contributo alla sovranità del proprio Paese, non ci rende più deboli in Europa ma più protagonisti! Adoro i miei alunni https://t.co/gYLyT9natc— Raffaella (@Raffaella017) 11 ottobre 2018

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