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Immigrati, non solo Claviere: la Procura di Torino indaga su altre "anomalie" francesi

Cristina Agostini
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Lo sconfinamento della gendarmerie francese a Claviere non è stato un caso isolato. La Procura di Torino ha comunicato che le indagini riguardano, oltre all'episodio del 13 ottobre, anche precedenti "anomalie" che risalgono al 2 agosto. All'epoca due cittadini di Claviere furono fermati separatamente da uomini armati, verosimilmente francesi, con tuta mimetica e giubbotto antiproiettile. Leggi anche: "Ogni ora scaricano migranti  in Italia". Il giornalista svela lo schifo di Macron: cos'ha visto Dopo essere usciti dal bosco nella zona di Gimont di Cesana Torinesi, i militari stranieri avevano chiesto i documenti e impedito a uno dei due cittadini italiani, che circolava in moto, di proseguire lungo la strada. Ai due era stato intimato di non riferire di aver visto uomini armati. I fatti, secondo quanto riferito dalla Procura torinese, sono accaduti a circa 2 chilometri dal confine italiano. I pm hanno aperto un fascicolo a modello 45 (senza indagati e senza formulazione di ipotesi di reato). Sull'episodio più recente, in cui uomini della gendarmerie sono stati notati da agenti della Digos mentre lasciavano due persone di origini africane in territorio italiano, gli inquirenti hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti con ipotesi di reato di trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato. "Non risulta - rende noto la Procura - che in occasione dei due episodi le autorità italiane fossero state messe al corrente di controlli preventivi da parte francese". Come già in precedenza per i fatti di Bardonecchia, sarà emesso anche un ordine di investigazione europeo, "confidando nella doverosa collaborazione della competente autorità francese".

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