Vittorio Feltri: preferire le donne giovani è molto meglio
Cara Elisabetta, ma che ti importa dell'opinione insulsa o comunque discutibile di uno scrittore francese di incerta fama? Il quale, pur avendo superato mezzo secolo di età, afferma di preferire coricarsi con una ventenne che non con una cinquantenne. Non capisco perché te ne debba adontare: che ti importa dei gusti sessuali di Yann Moix? Ciascuno di noi ha il diritto di esprimere le proprie convinzioni in materia di letto senza essere vilipeso. Comprendo. Tu hai più di cinquanta anni e ti offende l'idea che il narratore in questione non gradisca le cosiddette tardone, tuttavia se egli pensa che tu sia poco appetibile non te ne deve fregare un accidente. Leggi anche: "Mai a letto con 50enni, troppo vecchie", bufera su Yann Moix O quest'uomo ti piace così tanto che ti irrita l'eventualità di esserne respinta, oppure non ha senso la tua presa di posizione contro i suoi orientamenti sessuali. Dove è il problema se a Moix vanno a genio le ragazze e non apprezza le signore attempate? Ognuno di noi è libero di avere delle debolezze in campo erotico e di cercare di soddisfare le proprie aspirazioni. A te, Elisabetta, garbano i signori maturi? Sia fatta la tua volontà, se riesci a imporla. Al romanziere francese invece vanno a genio le signorinelle pallide? Personalmente gli auguro di pescarne, come a te auguro di giacere con qualche matusalemme di collaudata esperienza. È assurdo pretendere che le persone abbiano tutte gli stessi orientamenti; ciascuna di esse ha i propri obiettivi e non me la sento di censurare alcuno. Io, per esempio, sono un vecchio bacucco e non ho la pretesa di fare l'amore con delle fanciulle in fiore, non ho nemmeno quella di farlo con le loro mamme. Per me certi esercizi sotto o sopra le lenzuola sono soltanto un ricordo nostalgico e non riesco a partecipare alle tue elocubrazioni nel ramo. Devo però ammettere che in passato non ho mai fatto distinzioni anagrafiche: se una mi affascinava, a prescindere dalla sua carta di identità, mi impegnavo, non troppo, per averla; se viceversa, spesso, non mi andava, giovane o no che fosse, lasciavo perdere, anche perché organizzare una scopata di sfroso, prima o dopo cena, comporta una tale fatica che raramente è il caso di affrontare. Cara Elisabetta, lascia perdere queste tematiche, ciascuno di noi canuti è libero di fantasticare. Ma non è più in grado di realizzare un bel niente senza inutilmente soffrire. di Vittorio Feltri