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Cesare Battisti, lo striscione dei sinistri estremisti: "Amnistia per i compagni"

Cristina Agostini
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"Battisti libero, amnistia per i compagni, noi restiamo". Così recitava uno striscione affisso domenica sera 13 gennaio in Via degli Annibaldi, nei pressi del Colosseo, a Roma, con tanto di stella a cinque punte rossa. La Digos lo ha subito rimosso. Poco dopo c'è stata la rivendicazione sul profilo Facebook Noi Restiamo: "L'asse Salvini-Bolsonaro arresta Cesare Battisti, capro espiatorio utilizzato per condannare un periodo storico di forte cambiamento sociale e aspra lotta politica - si legge nel post - Con gli applausi della sinistra manettara il movimento reazionario a livello mondiale continua la sua macelleria sociale tentando l'annichilimento di una storia non pacificata. Come sempre nella storia i padroni e i servi coprono i loro crimini condannando chi ha reagito alla loro violenza". Leggi anche: "Sto con lui e il suo povero figlio". La vergogna di Sansonetti: si schiera al fianco di Cesare Battisti

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