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San Donato Milanese, il video-testamento dell'autista senegalese: perché voleva una strage di bambini

Gino Coala
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Il conducente Ousseynou Sy da tre giorni preparava il suo piano criminale che lo avrebbe portato a sequestrare 51 bambini sul suo autobus per poi dare fuoco con una tanica di 10 litri di benzina. Le prime certezze degli inquirenti dell'antiterrorismo si sono consolidate in poche ore, anche con la scoperta di un video-testamento del senegalese spedito ad amici e parenti in Senegal. Leggi anche: Salvini, lo sfogo a Porta a porta sul conducente senegalese: "Bestia ignorante" Durante i 40 minuti da incubo a bordo dell'autobus, l'autista aveva ripetuto più volte ai ragazzini i motivi che lo avevano spinto ad ammanettarli, minacciarli con un coltello e un accendino assieme a una tanica di benzina: voleva "vendicare" i morti in mare, soprattutto i bambini "sbranati dagli squali nel mar Mediterraneo", morti per colpa "di Salvini e Di Maio". Gli inquirenti dell'antiterrosimo però hanno chiarito che il piano del senegalese è nato ben prima dell'ultimo sbarco a Lampedusa della nave Ong Mare Jonio, prima anche dell'attacco di Utrecht. Quei fatti però potrebbero essere stati l'innesco che ha fatto esplodere la follia dell'uomo. Quella del senegalese è stata anche un'azione di emulazione, ma non solo. Con il suo cellulare aveva registrato un video, spedito poi a conoscenti in Italia e Senegal. Nel filmato "Paolo", come lo chiamano a Crema, spronava l'Africa a reagire e recita una sorta di manifesto con il quale spiega la necessità di fermare l'immigrazione.

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