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La casa editrice dei pedofili: "Ecco come si stupra un bimbo"

Il portale web che raccoglie i racconti sulle violenze ai minori. Si difendono: "E' tutta opera di fantasia". Ma Meter non ci crede e apre un'inchiesta

Roberto Procaccini
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Il portale web delle fantasie pedofile, dove anonimi autori si scambiano racconti di stupri e violenze su bambini. Tutte opere di fantasia, assicurano i responsabili del sito, ma l'associazione per la lotta alla pedofilia Meter, che ha segnalato il web site alla Polizia Postale della Sicilia Orientale, non ce la vede giusta: troppo cruenti e verosimili i contenuti, come troppo duri sono i commenti. "Non chiediamo alla magistratura solo la chiusura del portale - si legge in una nota diramata dall'associazione -, ma anche di aprire un'indagine per istigazione alla pedofilia e alla sua pratica". Gli autori, anche italiani, "sono specializzati nelle storie in cui si insegna come stuprare i bambini  - si legge nel testo -. Del resto, per loro, raccontare è meglio che stuprarli realmente". Sul sito non vi sono immagini o video dal contenuto pedopornografico, ma solo testi della cui natura prettamente narrativa don Fortunato Di Noto, presidente di Meter, nutre dei dubbi: "Ma come si fa a dire che 'sono solo idee, immaginazione'? - chiede -. Così fanno i negazionisti del razzismo, del nazismo, dei lager e dei campi di concentramento quando dicono che la soluzione finale era solo una idea. Pedofili scrittori che narrano stupri di bambini e le presentano come 'fantasie' che non fanno del male a nessuno - conclude -: ma i commenti sono tutto fuorché fantasie. Sono parole che mascherano una realtà drammatica e spesso taciuta, la realtà dell'abuso".

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