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Pompei si sta sgretolandoAltri tre crolli nell'area archeologica

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 2 marzo 2014
2' di lettura

Ancora tre crolli nell'area archeologica di Pompei. Nel pomeriggio di sabato si è verificata la caduta di alcune pietre dalla spalletta del quarto arcone sottostante il tempio di Venere. La muratura, interessata da alcune lesioni, era già stata puntellata. L'area è stata interdetta al pubblico. Ieri mattina si è verificato inoltre il crollo del muretto di una tomba della necropoli di Porta Nocera, prospiciente l'antica strada. Il muretto, alto circa 1,70 metri e della lunghezza di circa 3,50 metri, serviva da contenimento del terreno in cui erano state poste le sepolture ed era pertanto costruito contro-terra. Si è provveduto a chiudere tutti gli accessi alla necropoli, che rimarrà chiusa al pubblico fino al completamento delle verifiche del caso e al ripristino del muretto. Un altro crollo negli scavi archeologici di Pompei si è verificato questa mattina. Si tratta del muro di una bottega su Via di Nola, nella Regio V, insula 7, civico 19. La bottega è adiacente a un’area non scavata: le forti piogge degli ultimi giorni hanno causato un piccolo smottamento del terreno, che premendo sull'edificio ha provocato la caduta di parte del muro. L’area, già chiusa al pubblico, è stata ulteriormente transennata. Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha convocato d'urgenza per martedì mattina una riunione operativa su Pompei. La riunione - spiega un comunicato - servirà ad avere un rapporto esatto sulle motivazioni dei crolli che hanno interessato il sito archeologico nelle giornate di sabato e domenica e più in generale negli ultimi mesi, a cominciare da quello di dicembre 2013, nonché a verificare l'efficacia degli interventi di ordinaria manutenzione e, complessivamente, a valutare lo stato di attuazione del Grande Progetto Pompei. Alla riunione, che si terrà alle 10.30 presso il Mibact, parteciperanno il soprintendente incaricato Massimo Osanna, il direttore generale delle antichità, Luigi Malnati, il direttore generale del Grande Progetto Pompei, Giovanni Nistri. Già domenica mattina Nistri, con cui il ministro aveva già avuto un primo incontro giovedì scorso, e Malnati sono stati contattati da Franceschini per avere un report completo sulle ragioni dei crolli avvenuti nel sito archeologico nella serata di sabato e nella mattinata di domenica.