Il padre di Speziale querela la vedova Raciti

Lei: "Mercante di morte". Lui: "Leso mio onore di educatore"
di Matteo Legnanidomenica 11 maggio 2014
Il padre di Speziale querela la vedova Raciti
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Il padre dell’ultrà catanese Antonino Speziale, condannato a otto anni per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, ha querelato Marisa Grasso, vedova del poliziotto, per diffamazione a mezzo stampa. La denuncia è stata depositata alla Procura di Milano dall’avvocato Giuseppe Lipera, legale della famiglia Speziale. Nella denuncia è riportata una dichiarazione della vedova che, a diversi siti on line, avrebbe detto: "Questo Speziale, che io non nomino mai, è un assassino e uno spacciatore di droga. È un mercante di morte. Questo si pubblicizza". "Ribadendo l’innocenza di Antonino che ha subito una condanna ingiusta, frutto esclusivo di un clamoroso caso di errore giudiziario - scrive nella querela Roberto Speziale - trovo, da padre, che le espressioni utilizzate dalla vedova del poliziotto, quali ’assassino' e ’mercante di morte', siano altamente infamanti ed enormemente lesive del mio onore e del mio decoro, nella mia qualità di educatore: oltre che lesive nei confronti di mio figlio".