Cerca
Logo
Cerca
+

DiMartedì, Ilaria Capua lancia l'allarme sul coronavirus: "Scavalla, temo sia la seconda ondata"

  • a
  • a
  • a

La seconda ondata è arrivata. Non in Italia, ma nei Paesi vicini: Spagna, Francia, Regno Unito. Il virus è tornato a bussare alle porte dell'Europa, ma bisogna cercare di fermarlo. Ad affrontare l'argomento è stata la virologa Ilaria Capua, ospite a DiMartedì: "Cerchiamo di capire come mai questi Paesi stanno affrontando quella che io temo sia la seconda ondata. Quando il numero di contagi ricomincia a risalire e non vengono rispettate le regole necessarie, ecco che il virus scavalla, entra nella popolazione e negli ospedali".

 

 

 

Basti pensare che in Spagna il bilancio dei positivi è aumentato di 10 mila unità in sole 24 ore ieri 22 settembre e le terapie intensive, come ha spiegato la dottoressa Capua, iniziano a essere piene. In Francia la situazione è molto simile, con i contagi che sono tornati oltre quota 10 mila in un giorno. "La Francia inizialmente l'ha presa in maniera leggera: il divieto di mettere la mascherina è arrivato tardi. Credo che si stia pagando il conto di quello che è avvenuto tre settimane fa", ha spiegato la virologa. Ma a preoccuparla è anche l'Inghilterra, con un incremento di più di 4 mila casi in 24 ore, che ha costretto il governo a varare nuove restrizioni. "Secondo me, il Regno Unito ha avuto una strategia un po' a zig zag e non va bene - ha continuato la dottoressa -  Bisogna cercare di correggere il tiro sì, ma bisogna farlo in modo che le persone riescano a capire, perché poi le persone devono essere parte della soluzione".

La virologa ha poi usato una metafora per spiegare in che modo il virus ha sconvolto e continua a sconvolgere tutto ciò che ci circonda: "E' un fenomeno epocale: è come se fosse caduto un miliardo di biglie di marmo in piazza San Pietro, che rimbalzano per poi arrivare dappertutto. Bisogna capire che il virus non si ferma se noi non lo blocchiamo". E per farlo ci sono le tre regole fondamentali da rispettare: distanza, mascherine e lavaggio frequente delle mani.
 

Dai blog