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Coronavirus, bollettino 26 gennaio: 10mila contagi ma nuova impennata di vittime, sono 541

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Smaltito il solito effetto-weekend, i numeri aggiornati della situazione epidemiologica italiana tornano a subire una lieve crescita, anche se tutto sommato si confermano abbastanza stabili, come lo sono ormai da diverse settimane. Il peggio però non è ancora alle spalle, come testimoniato in particolare dal dato sui decessi. Ma procediamo con ordine: il bollettino di martedì 26 gennaio rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 10.593 contagiati, 19.256 guariti e 541 morti.

 

Quest’ultimi sono aumentati in maniera importante rispetto ai 420 di ieri e soprattutto ai 299 di domenica, ma come spesso accade a causa di qualche ritardo nella trasmissione dei dati che si verifica durante i fine settimana. Inoltre tale aumento è legato al numero dei tamponi analizzati, che oggi sono stati 240.102 con tasso di positività al 4,4% (in discesa rispetto al 6% di ieri, anche se tale dato fa poco testo da quando vengono conteggiati anche i test rapidi). Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, anche in questo caso la situazione appare stabile: il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -69 (21.355 posti letto attualmente occupati in totale) mentre quello in terapia intensiva è -49 (2.372 in totale) a fronte di 162 nuovi ingressi del giorno.

 

Nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione, anche se meno velocemente a causa dei ritardi di Pfizer nelle consegne delle dosi: attualmente in Italia sono 1.490.821 le persone che hanno ricevuto il siero. Infine i dati delle Regioni: esultano solo Valle d’Aosta, Molise e Basilicata che hanno fatto registrare rispettivamente 2, 14 e 58 casi. Sono le uniche sotto la tripla cifra, mentre a detenere il maggior numeri di nuovi contagi è la Lombardia con 1.230, seguita dal Lazio a 1.039. Alle loro spalle la Puglia con 995, l'Emilia Romagna con 993, la Campania con 976 e la Sicilia con 970. 

 

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