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Agostino Miozzo, Mario Draghi rimette in riga il Cts: "Più moderazione negli interventi"

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Il governo di Mario Draghi sta dimostrando subito di voler gestire l’epidemia di Covid in continuità con l’esecutivo di Giuseppe Conte, ma al di là dei provvedimenti restrittivi che potrebbero essere identici ci si augura una miglior comunicazione degli stessi. A riguardo un primo segnale è arrivato da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “Il governo ci ha chiesto una moderazione nelle esternazioni delle nostre comunicazioni, ma niente di più. Non ci sono state istruzioni di comportamento”, ha dichiarato uscendo da Palazzo Chigi. 

 

 

“Aspettiamo che il presidente del Consiglio ci dica cosa fare”, ha replicato a chi gli chiedeva se sia valida l’ipotesi secondo cui potrebbe essere lui il coordinatore unico: “C’è stata una riunione con Speranza e la Gelmini - ha aggiunto - io ho presentato la mia disponibilità ai ministri”. Miozzo ha però lasciato intendere che è difficile che qualcosa possa davvero cambiare a livello informativo: “Comunicare con più largo anticipo? Dipende da quando ci arrivano le richieste, noi in tempo reale le comunicheremo al presidente e al ministro della Salute”. 

 

 

In ogni caso il fatto che gli esperti di governo siano stati invitati a parlare solo se strettamente necessario è già un piccolo passo in avanti, tra l’altro auspicato nei giorni scorsi da Matteo Salvini e dalla Lega. Poi Miozzo ha affrontato il tema spinoso delle varianti: “È inutile dire che c’è preoccupazione a riguardo, ma va sottolineato che il sistema di controllo e intervento rapido sta funzionando. Stiamo lavorando per consolidarlo e rafforzarlo”. 

 

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