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Campania, Vincenzo De Luca chiude le scuole: "Tutti a casa fino al 14 marzo"

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Sulla scuola in Campania alla fine ha vinto il governatore Vincenzo De Luca. L'altro giorno, a sorpresa suscitando molte polemiche, aveva annunciato che, "contrastare le varianti che hanno un'aggressività maggiore in generale ma in particolare sulla popolazione giovanile, 6 casi di variante inglese sono state riscontrate nelle scuole.  E utilizzare alcune settimane per completare la vaccinazione del personale scolastico".

 

 

E così come anticipato ha deciso di sospendere l’attività didattica in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e delle Università dal 1° marzo al 14 marzo. Restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza.

 

 

 

Nell'ordinanza firmata oggi sabato 27 febbraio De Luca si raccomanda anche "alla popolazione di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile e si ribadisce l'obbligo di rispetto delle misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti di quarantena dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi e si invitano gli enti competenti a rafforzare il controllo del rispetto delle disposizioni del Dpcm 14 gennaio 2021 e delle disposizioni del presente provvedimento", si legge nell'ordinanza.

 

 

 

De Luca ha anche parlato degli eventuali ricorsi al Tar: "Non credo che dobbiamo aspettare che ci sia un'epidemia diffusa di Covid anche tra i ragazzi di 10, 15, 18 anni, con buona pace di qualche comitato che è sempre pronto a fare ricorsi ai tribunali amministrativi". Una altra risposta senza diplomazie o ramoscelli di ulivo a chi lo critica per certi atteggiamenti o decisioni, spesso anche in contrasto con il governo nazionale.

 

 

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