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Gratta e Vinci, lo compra e non si gratta: senza precedenti ad Albenga, cosa c'è dietro?

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Uno strano, stranissimo caso, che ha suo malgrado come protagonista un Gratta e Vinci, i grattini con cui si tenta la fortuna. Uno strano caso che arriva direttamente da Albenga in Liguria. Già, perché una signora, Antonella, ha comprato un Gratta e Vinci da 3 euro, una volta arrivata a casa ha provato a grattarlo ma... era impossibile farlo. Quanto è tornata in tabaccheria e le è stato proposto il rimborso, ma la signora non ci ha voluto sentire, sperando che il grattino in questione fosse vincente.

 

Il gratta e vinci in questione è uno dei "Cuccioli d'oro", uno degli ultimi messi in commercio. Il gioco è semplice. Bisogna grattare la casella indicata dalla scritta “partenza” e quindi grattare le caselle successive indicate dalle frecce di volta in volta scoperte: se la sequenza delle frecce conduce dalla “partenza” ad un “premio”, si vince il premio corrispondente. Successivamente bisogna grattare tutte le altre caselle e se si trova una o più volte il simbolo celato da “simbolo bonus” si vince una o più volte il premio ad esso corrispondente. E la possibilità di vincita è pari a 200mila euro, insomma, fa parecchia gola. 

 

Ma come detto il tagliando in questione (nr. 3028-0505766-000) era impossibile da grattare: la pellicola plastificata che in genere ricopre soltanto i bordi dei grattini, in questo specifico caso, era distribuita sull'intero tagliando. 

La signora Antonella ha raccontato: "L’indomani sono andata presso la rivendita dove ho acquistato il tagliando per chiedere spiegazioni e mi sono stati proposti il rimborso oppure la sostituzione con altro tagliando. Ho rifiutato e ho deciso di scrivere una raccomandata a Lottomatica. Non mi interessa trovare un ‘colpevole’ né riavere i soldi spesi: ho acquistato quel gratta e vinci e ora voglio che vengano fatte le verifiche del caso per sapere se quel biglietto sia o meno vincente", ha concluso. Come darle torto: la speranza è l'ultima a morire.

 

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