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Latina, agente massacrato dalla gang di rumeni: 4 poliziotti in ospedale. Andrea Cecchini: "Avessero avuto il taser..."

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Quattro agenti pestati a sangue da tre rumeni. "Doveva essere un servizio mirato a seguito di una estorsione ed invece si è tramutato in un massacro. Tre persone di nazionalità rumena avevano organizzato un'estorsione e gli agenti sono intervenuti nella flagranza del reato su un treno fermo alla stazione di Minturno, in provincia di Latina. Uno si è dato alla fuga mentre una donna spingeva a terra la collega ed un terzo, ventenne, una furia che per assicurarsi l’impunità, usava una violenza inaudita mandando 4 poliziotti all’ospedale. Gli agenti sono riusciti a fermarlo dopo una lunga colluttazione che ha visto coinvolta anche una quinta persona, una insegnante che si trovava sullo stesso treno e che veniva ferita dalla violenza del giovane" racconta Andrea Cecchini, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Italia Celere, in una nota ripresa dall'Adnkronos.

"In un attimo si passa dalla paura del tribunale alla certezza dell’ospedale" spiega Cecchini "ormai uno status quo per chi con la divisa indosso ha l’obbligo di far rispettare la legge. Come rispondere a chi usa violenza contro di te e tu sei un rappresentante delle Forze dell’Ordine? Di certo con forza, con la forza pubblica che ci è stata riconosciuta e che non ci è permessa di usare nel rispetto della scriminante della legittima difesa. Ma è normale una situazione del genere? Se i Poliziotti" continua Cecchini "avessero usato la forza e le tecniche frutto degli addestramenti oggi sarebbero già indagati, invece dobbiamo ringraziare la politica e le Istituzioni per essere finiti all'ospedale".

 

 

"Avessero avuto il taser" prosegue il Segretario di Italia Celere Cecchini  "oggi i colleghi avrebbero immediatamente arrestato la violenza dell’avventore senza coinvolgere inermi cittadini nella colluttazione, fosse stato preso già in esame il reato di fuga, proposto da Italia Celere oramai da anni, oggi il giovane romeno avrebbe un altro capo di imputazione, purtroppo non è così ed anche oggi ci ritroviamo con quattro feriti senza che questo mobiliti le coscienze della politica" e conclude "Con delle regole di ingaggio, sicuramente l’epilogo sarebbe stato diverso, ma queste mancano, ma non manca la dedizione del personale delle forze dell’ordine che anche in questa occasione hanno dimostrato cosa significhi il motto esserci sempre".

 

 

Emilio Maddaloni, uno dei quattro agenti coinvolti nell'aggressione avvenuta da parte di tre rumeni fermati per una tentata estorsione, racconta l'episodio all'Adnkronos: "Sono un po' messo male, ho il labbro spaccato e molto gonfio dopo aver ricevuto un pugno, ma nel complesso sto abbastanza bene". "Uno dei miei colleghi ha avuto la peggio ed ha rimediato 5 punti di sutura. Uno dei tre ragazzi romeni era davvero prestante dal punto di vista fisica. Un fascio di nervi, è stata dura fermarlo" ha detto Maddaloni. ci vorrebbe una tutela maggiore nei nostri confronti, per avere quantomeno più sicurezza. Si era parlato della dotazione dei taser, ma al momento non c'è nulla di concreto. Abbiamo chiesto le body cam, così tutti possono vedere che il nostro interesse non è certo far male...Quando abbiamo fermato e arrestato una persona segnalata il nostro compito è finito. Certo, a 57 anni, quando ti trovi di fronte un ragazzo di 21, giovane e in forma, diventa difficile così. Per fortuna è andata bene" ha concluso il poliziotto. 

 

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