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Fiumicino, choc a scuola: ai bimbi regalano un libro a luci rosse. Ecco la foto estrema

Andrea Morigi
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Davanti alla proposta delle luci rosse per l'infanzia si rivolterà inorridito nella tomba perfino Gianni Rodari, quell'intellettuale comunista che, col ritratto di Lenin alle spalle, indottrinava i ragazzi con le «molte belle pellicole per ragazzi prodotte nell'Unione Sovietica e nelle democrazie popolari». In suo nome, anzi per festeggiare il centenario della sua nascita, alcune scuole avevano aderito all'iniziativa Piccoli Passi nel Mondo nell'ambito del progetto Navigare il Territorio. I più meritevoli sono anche stati generosamente premiati, in occasione della Giornata mondiale del libro, che si celebrava ieri. Solo che agli alunni delle classi primarie statali di via Coni Zugna, a Fiumicino, sul litorale romano, sono stati consegnati libri catalogati come arte moderna e illustrati da peni, ani e vulve stilizzate, immagini esplicite, anche tridimensionali, con testi pornografici, contenuti blasfemi e «inviti espliciti al sesso orale che non lasciano nulla all'immaginazione», spiega ilfaroonline.it.

 

 

 

 

Tutta roba d'autore, "firmata" peraltro, e messa gentilmente a disposizione dalla Fondazione Benetton, che ora si dice «profondamente rammaricata per l'errore della consegna nelle scuole di alcune copie dei volumi Imago Mundi Collection non destinati agli studenti. Ci scusiamo per l'accaduto con le famiglie, i ragazzi e con le scuole» e annuncia: «Stiamo già provvedendo al ritiro delle copie». Glielo aveva dovuto rammentare esplicitamente il Comune del litorale romano, amministrato dal pd Esterino Montino, benché soltanto dopo le proteste di alcuni genitori e la denuncia dell'opposizione di centrodestra. In sostanza, prima che scoppiasse lo scandalo, in Municipio non sapevano nemmeno che cosa girasse nelle classi. Si sono visti arrivare un camion carico di 9mila volumi e, come i troiani, lo hanno accettato e firmato la ricevuta. Peccato che nelle operazioni di imballaggio ne fossero stati «inseriti, per un errore» alcuni «che non erano destinati alle scuole, contenenti opere non opportune per l'età dei destinatari», spiegano dall'ufficio stampa di Treviso.

 

 

 

Ideologia gender

Il loro intento era di fornire supporti educativi, attraverso 160 titoli, ognuno dei quali dedicato a un singolo Paese o una comunità nativa e contenenti ciascuno una media di 200 immagini. Imago Mundi Collection è un progetto globale e non profit di arte contemporanea che raccoglie i lavori di oltre 26.000 artisti invitati a realizzare un'opera d'arte in completa libertà espressiva, di soggetto, di tecnica, di visione creativa. Tra gli obiettivi di Imago Mundi Collection, «la rappresentazione visiva e contemporanea dei cinque continenti, a partire dall'Arte e il dialogo tra le diverse culture del Mondo». Scuse tardive, visto che ormai il senatore della Lega William de Vecchis e il capogruppo comunale Vincenzo D'Intino si sono mobilitati. Per la senatrice Isabella Rauti, di Fratelli d'Italia, il caso va al di là della cronaca, in quanto fa emergere «la volontà pervasiva di introdurre nelle scuole i prodotti dell'ideologia gender. Uno degli obiettivi privilegiati del ddl Zan sull'omofobia». Si stanno facendo le prove di indottrinamento, come ai tempi di Rodari. Ma ora, invece dei piccoli pionieri del vecchio Pci, si addestrano generazioni di giovani candidati alla schiavitù.

 

 

 

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