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Pfizer, l'ingegnere 52enne morto a Lecco dopo la prima dose di vaccino. Il fratello denuncia: "Non aveva patologie", chiesta l'autopsia

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Non vedeva l'ora di vaccinarsi ma forse proprio l'iniezione anti-Covid gli è costata la vita. Giorgio Paganelli, ingegnere informatico di 52 anni di Bosisio Parini, in provincia di Lecco, è morto per un malore improvviso poco dopo aver ricevuto la prima dose del siero Pfizer, all'hub di Lariofiere a Erba. Il fratello Luigi, avvocato di Lissione ha sporto denuncia ai carabinieri di Costa Masnaga perché Giorgio stava benissimo e al Giorno ha raccontato: "Mio fratello non aveva patologie pregresse e nemmeno condizioni critiche di salute particolari. Data la coincidenza con la vaccinazione, abbiamo fatto chiedere all'Ats di eseguire un'autopsia, passaggio doloroso per il quale ci è stato consigliato di sporgere querela".

 

 

E ha continuato: "Non è nostra intenzione accusare nessuno e io stesso ho il vaccino fissato per domenica e intendo assumerlo. Vogliamo solamente capire cosa sia successo, non solo per giustizia verso Giorgio ma anche per la serenità di tutti noi e dei nostri concittadini". Oggi 1 giugno verrà quindi eseguita l'autopsia sulla salma di Paganelli alla presenza anche di un medico legale scelto dai familiari. "Esprimiamo innanzitutto il nostro cordoglio", hanno dichiarato i vertici dell'Asst Lariana da cui dipende l'hub di Erba, "adesso attendiamo i risultati delle indagini".

 

 

L'azienda sanitaria locale quindi ha rinnovato "l'invito ad evitare inutili allarmismi che potrebbero interferire sull'andamento della campagna vaccinale". Ovviamente, come accade sempre in questi casi sospetti, anche in quelli finiti nell'elenco dei casi da sottoporre a sorveglianza da parte dell'Aifa, su questa vicenda si cercherà di fare chiarezza e di capire se ci sia una correlazione tra il vaccino anti-coronavirus e il decesso. Il medico legale forse riuscirà a fare luce anche su questa vicenda.

 

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