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Denise Piptione, a Storie Italiane "altre foto insieme al marito e alla figlia": una somiglianza impressionante

 Denise Pipitone

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Si torna a parlare del caso di Denise Pipitone a Storie Italiane, il programma di Eleonora Daniele in onda su Rai 1. Lo si fa nella puntata di oggi, martedì 15 giugno, in cui parla Felice Grieco,  la guardia giurata che riprese a Milano quella che sembra essere la bambina scomparsa da Mazara del Vallo insieme a una donna sulla cui identità si sta ancora indagando. Potrebbe essere stata lei a rapire la piccolina nel 2004 a Mazara del Vallo?

 

La guardia giurata spiega che la donna identificata da Mariana, la rom che avrebbe rapito la piccolina, è stata riconosciuta dopo che lui ha pubblicato sui suoi social la foto. Una foto che sarebbe più recente rispetto a quella del video di Grieco: "Mi è stata mandata questa foto da una signora e ho notato la somiglianza con la donna che ho ripreso a Milano. A quel punto ho denunciato tutto ai carabinieri e ora aspettiamo di vedere se è la stessa", ha spiegato.

Dunque, la guardia giurata rivela di aver ricevuto una telefonata da un soggetto che preferisce mantenere l'anonimato, una persona che dalla voce definisce "non giovane" e che deve avere avuto accesso a un non meglio specificato archivio. Rispetto alle parole di Mariana, Greco afferma che avrebbe dovuto mantenere maggiore riserbo, eppure la guardia giurata conferma la versione della ragazza: nella zona c'erano dei campi rom che furono smantellati, e alcuni componenti della comunità furono messi in albergo. 

 

E ancora, nel corso della diretta di Storie Italiane sono state mostrate altre fotografie di quella che dovrebbe essere Denise Pipitone oggi, insieme al marito e alla figlia. La somiglianza, in effetti, è innegabile. Secondo la pm che indagava sul caso, infatti, Denise sarebbe viva "ma non conosce il suo passato", e vivrebbe "serenamente tra Italia e l'estero". Parole che hanno fatto scattare la madre di Denise, Piera Maggio, che ha chiesto di smetterla di alimentare false piste e false speranze.

 

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