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No-vax sardo convince l'amico a fuggire dall'ospedale: "Se resti ti uccidono". Finale tragico: video-choc

Claudia Osmetti
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Meno di due settimane fa è entrato in un ospedale di Letterkenny, in Irlanda, con la mascherina calata sul mento e i capelli arruffati. Antonio Mureddu (per gli amici e i simpatizzanti No vax "Gravegliu"), quella punturina salva-pelle non vuole vederla neanche col binocolo. È di origini italiane, Gravegliu. Sarde, a giudicare dal nome e pure dal soprannome (che vuol dire "garofano"). Vive e risiede nella contea di Donegal, nell'Ulster irlandese, e quando viene a sapere che un suo conoscente è stato ricoverato, il 14 settembre scorso, perché s' è buscato il Coronavirus, decide che non rimarrà a guardare senza far nulla. Perché (immaginiamo) Big Pharma e il complotto mondiale e il Grande reset: son mica bazzecole.

 

 

IL FILMATO - Ci tiene, Gravegliu, al suo amico Joe McCarron. Che era - "era" perché, purtroppo, non è più qui per potercelo raccontare - un anziano con i baffi grigi e il diastema tra gli incisivi superiori. «Se rimani ti uccideranno», gli dice, in un video che fa il giro del web e viene rilanciato da Open. È lui stesso che filma. Parla in un inglese rugginoso, ma comunque chiaro, scandisce bene. S' è legato un microfono sul collo, Gravegliu. E poi pubblica tutto sui social network, assieme a qualche altra immagine nella quale se la prende con il policlinico irlandese che, a detta sua, ha trattato Joe come se fosse una cavia. Joe non è un perfetto sconosciuto, a casa sua è un mezzo personaggio: è stato candidato con il partito populista di destra Direct Democracy Ireland.

Quando Gravegliu gli si para davanti non sembra manco del tutto convinto: respira a fatica, rantola, si guarda attorno disorientato mentre un medico e un'infermiera cercano di trattenerlo. Niente da fare. «It' s okay, it' s my right because they are killing people («Va tutto bene, è un mio diritto perché loro stanno ammazzando la gente», ndr)», lo tranquillizza l'italiano, dopo che un dottore lo mette in guardia: «Andrà anche peggio, le consiglio di restare qui». Ecco, è andata davvero peggio. Perché Joe è morto, nel suo appartamento, qualche giorno dopo quel filmato. Due giorni dopo, per la precisione. A distanza di quarantotto ore, un'ambulanza con le sirene spiegate, lo ha riportato, d'urgenza, in terapia intensiva.

 

 

ATTIVISTI - Ma era già troppo tardi. La notizia la lancia, ieri pomeriggio, the-beacon.ie: un portale irlandese che da anni cerca di monitorare gli attivisti di estrema destra nel Paese. Gravegliu è una loro vecchia conoscenza, uno che nel 2018 si era messo in testa di esportare la Lega al di là dell'oceano ma che, evidentemente, non c'è mai riuscito. Così ha ripiegato sulle teorie complottiste che riempiono il web, solo che a farne le spese, poi, è stato il suo amico Joe.

«Questo ragazzo dovrebbe essere arrestato per omicidio colposo», commenta Irene, in inglese, su YouTube, sotto al video dell'anziano che è pure l'ultima sua apparizione pubblica, «non riesco proprio a capire come qualcuno, che non è neanche parente, possa entrare in un ospedale e portare via un paziente che è chiaramente malato e confuso». È che i No vax ci sono dappertutto. Noi guardiamo ai nostri, che fan "prodezze" anche fuori dai confini nazionali. Ma il dato è serio. Prendi quel gruppo di "illuminati" (si fa per dire) canadesi che la settimana scorsa hanno organizzato un covid-party convinti che così avrebbero ottenuto l'immunità naturale senza dare il braccio a Pfizer. Si sono riuniti a Edson, nell'Alberta centrale. La maggior parte di loro, adesso, di "reunion" ne sta facendo un'altra, nel reparto di terapia intensiva della cittadina. In bilico tra la vita e la morte.

 

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