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Covid, posti letto finiti a Roma: "Ambulanze bloccate, centinaia in attesa di ricovero". Cifre da inizio-incubo

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I contagi crescono e la Regione Lazio ripiomba nell'incubo. Nelle ultime ore è record di malati in attesa di ricovero con un picco che non si registrava da inizio pandemia. Alle nove di martedì 28 dicembre erano 743 le persone in attesa di un ricovero con 568 da oltre 24 ore. Cifre preoccupanti, visto che nei primi mesi di coronavirus, quelli che vanno dal primo di marzo al 30 aprile 2020, il totale dei malati in attesa aveva toccato i 600 in un solo giorno. Non solo, perché questa mattina erano ben 46 le ambulanze bloccate nei piazzali degli ospedali romani, dove a bordo i pazienti ricevono le prime cure. Nemmeno i 40 letti, 20 all’ospedale San Giovanni e 20 all’ospedale San Camillo, bastano per far fronte all'emergenza.

"È necessario accelerare sull’apertura dei posti letto - ha esortato Adolfo Paganelli, direttore del pronto soccorso del policlinico Casilino -. Non c’è, e questo lo abbiamo registrato anche in passato, un allineamento temporale. Il tempo di reazione per l’apertura di reparti Covid, è ancora troppo lento". Dietro la lentezza dei nuovi ricoveri, non solo l'aumento dei malati ma anche l'assenza di sanitari in corsia. Con le festività di Natale, in corsia c'era meno personale e così sono diminuite le dimissioni.

 Tuttavia, conclude Paganelli, "è chiaro che stiamo vivendo un momento molto delicato causato da diversi fattori. L'unica soluzione è di aumentare al più presto i posti letto". Non possono tirare un sospiro di sollievo nemmeno le altre Regioni. Stando ai dati di Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani "abbiamo ancora 3-4 settimane prima che le intensive arrivino a riempirsi", poi potrebbe essere un problema.

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