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Meteo, Luca Mercalli: "Quanti gradi ci sono in Danimarca. Scenario sconosciuto alla specie umana"

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C'è anche la Danimarca nella mappa del clima impazzito. E a lanciare l'allarme è il meteorologo Luca Mercalli, sul Fatto quotidiano. Mentre nel Nord in Italia si registrano temperature record ("37,5° lunedì 18 a Genova-Sestri, 37° mercoledì a Pontremoli in Lunigiana e 39,5° a Firenze-Peretola, venerdì 37,8° a Milano-Malpensa e perfino 40,8° ad Arconate (Milano) e 41° nel Grossetano"), le punte più inquietanti si sono raggiunte Oltralpe.

 

 

 



"Incredibilmente - accusa Mercalli -, ancora in troppi si arrampicano sugli specchi, tra complottismo e negazionismo, pur di non riconoscere la responsabilità umana nei cambiamenti climatici". Non può essere un caso che in Inghilterra si siano raggiunti i 40,3° "definiti dal MetOffice una pietra miliare nella storia del clima del Regno Unito", di 35,1° in Scozia e 37,2° in Svezia, mentre si singole città spiccano i 39,3° a Brest (il precedente primato era di 35,1° il 9 agosto 2003) e i 40,1° di Londra e Amburgo, mentre in Danimarca si sono registrati 35,9°, nuovo primato nazionale per luglio.

 

 

 

Scenari, suggerisce il meteorologo, "che esattamente come da mezzo secolo prevedevano i modelli di clima, ci stanno proiettando in un territorio sconosciuto, che non fa più parte di quanto come specie avevamo vissuto finora. Secondo lo studio Accelerated western European heatwave trends coordinato dal Potsdam Institute for Climate Impact Research e apparso sulla rivista Nature, sintetizza ancora Mercalli, "le grandi ondate di caldo in Europa sono aumentate tre-quattro volte più rapidamente che nelle altre zone temperate boreali nell'ultimo quarantennio a causa di cambiamenti nella dinamica delle correnti a getto, a loro volta forse innescati da inedite differenze termiche nell'Artico". 

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