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Guerra atomica? In Italia sarebbe una strage: gli obiettivi a rischio

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Cosa succederebbe se la Russia dovesse davvero ricorrere al nucleare, scatenando anche la reazione degli Stati Uniti? Lo scenario ipotizzato da Iriad - Archivio Disarmo è di almeno 34 milioni di morti soltanto nelle prime ore di un eventuale conflitto atomico. La terrificante previsione proviene dal modello elaborato da Alex Wallerstein e applicato dall’Università di Princeton.

 

 

Le conseguenze sarebbero catastrofiche anche per l’Italia, dato che i russi potrebbero ricorrere al nucleare anche per attaccare obiettivi situati nel nostro Paese, in particolare basi aeree e navali e comandi Nato. Secondo Iriad - Archivio Disarmo, a finire nel mirino di Mosca sarebbero innanzitutto le basi Nato di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone), dove sono stipate circa 40 testate nucleari. Attenzione anche alle basi e ai comandi militari di Vicenza, Livorno, Gaeta, Napoli, Taranto e Sigonella.

 

 

Stando alla previsione di un eventuale conflitto nucleare, a pagare il prezzo più caro in termini di vite sarebbe Napoli, dove vengono stimati almeno 21mila morti e 109mila feriti. In totale in Italia si registrerebbero un minimo di 55mila vittime e 190mila feriti. Senza considerare poi il danno economico che si aggiungerebbe a quello umano, ma anche quello ambientale che sarebbe la conseguenza dell’utilizzo del nucleare e della diffusione delle radiazioni.

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