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Milano, la strada da incubo: sassi sulle auto parcheggiate

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Diego Mandarà
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Sembra incredibile, ma accade realmente. A Milano è diventato una moda, quasi fosse uno sport olimpico, il lancio del sasso dai Bastioni di Porta Venezia contro passanti, ciclisti e auto in sosta. Una pratica pericolosa, oltre che illegale, che, come denuncia MilanoBellaDaDio (realtà social in cui sono i followers a veicolare, in tempo reale, contenuti e notizie che portano alla luce eventi di cronaca e problematiche legate alla sicurezza, ma anche bellezze e stranezze del capoluogo lombardo) sta generando non poche preoccupazioni tra i residenti della zona.
L’allarme è scattato dalla testimonianza di una ragazza che, sabato scorso, ha subìto il lancio di una pietra mentre era in bicicletta: «C’erano dei personaggi ai bastioni di Porta Venezia, lato viale Vittorio Veneto, che urlavano e lanciavano pietre e bottiglie ai passanti. Mi sono quasi beccata un sasso in testa. Questa situazione non è più sostenibile. Una zona come Porta Venezia non è più frequentabile nemmeno di giorno».

VETRI SFONDATI
Ora MilanoBellaDaDio documenta, attraverso la pubblicazione di alcune foto, gli effetti del lancio vandalico di un sasso che ha provocato il danneggiamento del finestrino di una macchina parcheggiata. E ironizza: «Novità per le Olimpiadi di Cortina del 2026: tanti atleti si stanno allenando a lanciare massi e pietre staccati dalle scalinate dei bastioni di Porta Venezia, in viale Vittorio Veneto. I bersagli sono molteplici: passanti, ciclisti e perfino auto parcheggiate, come in questo caso. Gli allenamenti non hanno una durata fissa e si svolgono tutti i giorni a tutte le ore, festivi compresi. E mi raccomando, lasciateli allenare, perché è violenza fermarli». Tra i commenti, tanta l’indignazione dei cittadini che si dicono stufi di questa situazione. Sono in molti a chiedere una maggiore attenzione nei confronti del quartiere. In prima linea c’è Elena Montafia, presidente del Comitato residenti Lazzaretto: «Da anni evidenziamo come la situazione, prima o poi, sarebbe diventata insostenibile. E oggi ci troviamo, purtroppo, ad avere ragione. Lasciare una zona abbandonata e nelle mani di nessuno, creando un’area fertile per le attività illecite, è inaccettabile. L’incuria che caratterizza da lungo tempo il quartiere ha portato alla situazione attuale, dove le persone, come nel caso specifico, tirano sassi alle auto e ai passanti. Ora i cittadini devono uscire di casa con il casco per proteggersi». E non è nemmeno il problema più grave. «Qui - denuncia Montafia- sono presenti discariche abusive, con rifiuti abbandonati ovunque. Questo è il risultato dell’abbandono del quartiere, dell’indifferenza e della mancanza di cura da parte degli amministratori locali. Anziché sperperare denaro pubblico per mettere vigilantes nelle zone della movida, il Comune pensi a controllare le migliaia di persone che a Milano causano disturbo, anche fino a tarda notte».


PATRIMONIO STORICO
Certamente una situazione delicata che richiede una necessità di intervento. Il fenomeno del “sassi volanti” non si può ignorare. Questi gesti sono compiuti perlopiù da giovani, ma non solo, che si divertono a lanciare le pietre contro chiunque gli capiti a tiro. Spesso lo fanno per sfogare la loro frustrazione. Tali azioni possono arrecare seri danni ai passanti e ai mezzi di trasporto che transitano nella zona. Non solo. Una pratica così pericolosa può alimentare una forma di degrado del patrimonio storico e culturale della città. Basti pensare che i Bastioni di Porta Venezia fanno parte delle antiche fortificazioni di Milano, risalenti al periodo delle guerra di indipendenza dell’Ottocento. «È necessario- ribadisce Montafia- aumentare la sicurezza sul territorio, con una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Solo con interventi mirati al contrasto di questi e altri avvenimenti, si potrà restituire al quartiere il rispetto e la tutela che merita».

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