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Rovigo, 9 in condotta dopo aver sparato alla prof? No: la decisione di Valditara

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L’istituto “Viola Marchesini” di Rovigo ha dato seguito alla richiesta di Giuseppe Valditara e ha convocato il consiglio di classe per rivalutare la situazione dei due studenti che erano stati sospesi per aver sparato pallini di plastica contro una professoressa. Entrambi sono poi stati promossi con il 9 in condotta: una decisione che ha fatto storcere il naso al ministro dell’Istruzione, che ha chiesto di riflettere meglio sul da farsi. 

“Ha parlato il ministro - ha dichiarato all’Ansa la dirigente Isabella Sgarbi - ora riconvocheremo il consiglio di classe per rivalutare la situazione”. “Con riguardo alla valutazione della condotta degli alunni coinvolti nel noto episodio accaduto all’istituto ‘Viola Marchesini’ di Rovigo - è stato l’intervento di Valditara - visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del DPR 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l’esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese”.

A proposito di condotta e sospensioni, il ministro ha parlato di “interventi radicali” nel corso del congresso nazionale di Confsal: “Io non sono favorevole a lasciare a casa a non fare nulla un ragazzo che si è comportato male in classe. Questo vuol dire fare il suo male, abbandonarlo a sé stesso, mentre invece occorre sviluppare più scuola e una cittadinanza attiva e solidale. Domani presenterò alcune proposte in questa direzione, per ridare responsabilità e maturità alle nostre scuole e restituire autorevolezza e rispetto ai docenti delle scuole italiane".

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