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Veneto, dramma-meteo: l'ipotesi, dove parcheggiare le auto

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“Se grandina, aprite i parcheggi dei centri commerciali e date riparo alle auto”. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti è preoccupato dal nuovo bollettino diramato nel pomeriggio di oggi, martedì, dalla Protezione Civile che dichiara l'allerta arancione su tutto il territorio dalle 14.00 alla mezzanotte di oggi.

Da qui l'appello di Ciambetti: “Considerata l'impressionante frequenza di temporali con pesanti grandinate che colpiscono la nostra regione chiedo ai responsabili dei principali centri commerciali o supermercati che hanno parcheggi coperti di tenerli aperti anche nelle ore serali e notturne per fornire adeguati ricoveri agli automobilisti che non dispongono di garage", dice il presidente spiegando che "sono centinaia gli automobilisti che hanno subito gravi danni alle autovetture e le carrozzerie stentano a tenere il passo con le riparazioni. C'è chi ha stipulato una assicurazione sui danni da grandine o eventi meteo", puntualizza Ciambetti, "ma credo che la prevenzione sia necessaria. E penso che molti automobilisti sarebbero anche disposti a pagare un equo contributo, ma mi auguro che ciò non sia un ostacolo”.

Del resto anche in Veneto la notte appena trascorsa è stata un incubo. “Il Veneto è stato colpito duro, per l’ennesima volta in pochi giorni. Questa notte, a più riprese", ha detto il governatore Luca Zaia, "una serie di tempeste si sono scatenate sulla nostra regione. Non si tratta certo di manifestazioni ordinarie del maltempo”. E in effetti, si legge su Repubblica, quello di quest’ultima notte sembra un bollettino di guerra.

Nel veronese ci sono stati diversi feriti: un paziente in codice rosso (un ragazzo di 16 anni colpito da un ramo a Zimella), 7 in codice giallo, 27 in codice verde soccorsi dal Suem, a cui vanno a sommarsi alcuni accessi autonomi ai pronto soccorso. La grandine ha distrutto tetti, automobili, impianti industriali e artigiani. In campagna ha azzerato coltivazioni, vigneti, frutteti e serre. Le linee ferroviarie sono ora interrotte lungo la tratta fra Brescia e Padova: la mole di persone da trasportare è elevatissima, secondo le ferrovie non sarà possibile compensare con servizi bus per tutti i passeggeri.

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