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Macron accende la candela di Hanukka all'Eliseo: esplode la bufera

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Giovedì sera in Israele si è accesa la prima candela di Hanukkah. A Tel Aviv, in “Piazza degli ostaggi”, per la prima volta nella storia del popolo ebraico, si sono illuminate, nella “Festa delle luci”, 138 candele: una per ognuno degli israeliani ancora prigionieri a Gaza. Cerimonie simili si sono tenute dappertutto, ma in Francia è scoppiata la polemica. Il presidente francese Macron giovedì ha infatti partecipato alla Hanukkah, con la prima candela accesa nei saloni dell’Eliseo da Haim Korsia, gran rabbino di Francia sollevando le proteste di chi vorrebbe veder rispettato il principio della laicità dello Stato.

 

Spiega il Corriere che Emmanuel Macron ha partecipato alla cerimonia religiosa all'Eliseo che è stata, però, anche l'occasione per assegnargli il premio Lord Jacobovits, attribuito dalla comunità ebraica ai leader che lottano contro l’antisemitismo. Nonostante il contesto, la scelta del presidente ha provocato molte polemiche, perché è sembrata infrangere quel principio della laicità continuamente invocato in Francia, per vietare il velo o la tunica islamica nelle scuole o per sconsigliare presepi cattolici nei municipi.  La Hanukkah all’Eliseo, si legge sul Corriere, ha colto di sorpresa anche il presidente del Consiglio delle istituzioni ebraiche di Francia, Yonathan Arfi. "È stato un errore", ha detto Arfi. L’Eliseo non è il posto dove accendere la candela di Hanukkah, perché il Dna della République è di stare lontani da tutto ciò che è religioso".

 

Dopo le critiche del Crif e delle forze politiche di opposizione, alcuni esponenti del governo hanno cercato di difendere Macron addentrandosi in un complesso dibattito dottrinario su che cosa sia la laicità. Macron forse ha cercato di porre rimedio a un’altra decisione a sua volta molto contestata, quella di non partecipare alla marcia contro l’antisemitismo dello scorso 12 novembre.

 

 

 

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