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Covid, obbligo mascherina fino al 30 giugno: ecco dove e per chi

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Mascherine nei nosocomi. Resta in vigore l’obbligo di mascherine in ospedale per i lavoratori, gli utenti e i visitatori "all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura". Sarebbe dovuto scadere a fine anno, ma l’ordinanza del ministro della Salute che lo prevedeva - datata 28 aprile 2023 - è stata prorogata fino al 30 giugno 2024, a quanto apprende l’Adnkronos Salute.

La nuova ordinanza è pubblicata in Gazzetta ufficiale. Oltre agli ospedali, "l’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali", recitava l’ordinanza prorogata. Negli altri reparti delle strutture sanitarie e nelle sale di attesa, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori "resta a discrezione delle direzioni sanitarie, che possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria". Non c’è obbligo di indossare le mascherine, invece, "nei connettivi e negli spazi ospedalieri al di fuori dei reparti di degenza", come bar, mense e sale di stazionamento. Per quanto riguarda gli ambulatori medici, «la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie resta a discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta".

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