Annamaria Franzoni? Nuova vita: ecco come campa oggi

sabato 26 luglio 2025
Annamaria Franzoni? Nuova vita: ecco come campa oggi
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Si riaccendono i riflettori sul delitto di Cogne. Quanto accaduto il 30 gennaio 2002 è stato protagonista del programma Il caso, in onda su Rai 3 e condotto da Stefano Nazzi. Quella notte Annamaria Franzoni non ha dormito bene. Ha anche telefonato al 118 che le ha diagnosticato uno stato d’ansia oltre a sintomi influenzali. Suo marito Stefano Lorenzi, titolare di una piccola ditta di impianti elettrici, è andato a lavorare e a lei toccava accompagnare il figlio più grande Davide a scuola. Quel giorno uscì di casa alle 8.16. "Davide quella mattina era più lento del solito", spiega il giornalista. La Franzoni scese le scale per andare alla porta ma a metà strada sentì piangere Samuele e "lo trovò seduto sui gradini tra il soggiorno al primo piano e le camere da letto al piano terra. Lo abbracciò e lo portò sul lettone". La Franzoni ha sempre raccontato di essere rientrata a casa, di aver tolto le scarpe, indossato gli zoccoli e di essere andata dal figlio più piccolo di tre anni, Samuele, che era in camera. Il piccolo si lamentava mentre era sotto le coperte tanto che lei, sempre dal suo racconto, credette volesse giocare per poi scoprire la grossa ferita alla testa e il corpo completamente immerso nel sangue che intanto aveva ricoperto pavimenti, coperte e pareti fino a due metri d’altezza. "Sembrava gli fosse esploso il cervello", disse la donna. 

Samuele fu ucciso nel letto dei suoi genitori con svariati colpi al cranio. A quel punto la Franzoni chiamò i soccorsi dicendo che suo figlio vomitava sangue e non respirava, cosa poi smentita dai medici. Sul posto accorsero prima ancora del 118 il medico di famiglia e la sua vicina di casa Daniela Ferrod. Le indagini si focalizzarono fin da subito sulla madre del piccolo Samuele. Nel 2003 la Franzoni e il marito annunciarono la terza gravidanza, ma nel 2004 ecco che ci fu per lei la condanna per omicidio pluriaggravato volontario di 30 anni. 

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La Franzoni ha successivamente ottenuto la riduzione della condanna a 16 anni grazie al rito abbreviato. Il giallo però rimane: non fu mai trovata l'arma del delitto e a far insospettire gli inquirenti fu l'orario. La Franzoni ebbe davvero poco tempo per commettere il crimine e ripulire la scena. In ogni caso Anna Maria Franzoni ha pagato il suo debito con la giustizia con sei anni di carcere per poi ottenere la detenzione domiciliare. Dal 2018 ormai è una donna libera ed è tornata a vivere nel suo paese natale dove gestisce un bed and breakfast insieme ai suoi figli e a suo marito che ha sempre sostenuto la sua innocenza.

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