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Berlusconi piace meno, ma il suo governo è sempre ok

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Il sondaggio. Male il premier e Matteoli. Ma la maggioranza è salda. Depressione per il PD

Roberto Amaglio
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I numeri, si sa, li si può leggere e produrre in mille modi. Tuttavia i risultati del sondaggio prodotto da Ipr Marketing non farà sicuramente piacere al premier Silvio Berlusconi. L'istituto di statistica fondato nel 1993 e gestito dal direttore Antonio Noto, infatti, afferma che la fiducia dei cittadini (o almeno del campione selezionato) nei confronti di Berlusconi è scesa al 41%, ben lontano dal 62 fatto segnare nell'ottobre del 2008, ossia prima che la crisi si abbattesse sull'economia internazionale. Una bocciatura quindi (come si sa Berlusconi tiene particolarmente alla sua leadership e alla sua popolarità), anche se per la maggioranza i risultati del sondaggio non possono che essere letti con soddisfazione. Infatti, i consensi nei confronti del governo di centrodestra sono risaliti al 37%, dopo il picco negativo del 35% registrato un mese fa. Tra gli esponenti più apprezzati, spicca ancora il titolare del Welfare Maurizio Sacconi, con il 64% del gradimento.Bene anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo (più 3% per lei) e Umberto Bossi (più 2%), nonostante le grane con le Regioni e il Federalismo. Perdono leggermente terreno Angelino Alfano, Giulio Tremonti e, soprattutto, Altero Matteoli, pesantemente penalizzato dal caso cricca. Se Berlusconi probabilmente storcerà il naso, i partiti della minoranza fanno prima a non prestare attenzione ai risultati: c'è il rischio, infatti, di depressione. Se il Pdl è al 38% e la Lega resta stabilmente attestata al 32%, il PD crolla ancora, fermandosi al 34%. Percentuali irrisoria, infine, per UDC e IdV. Insomma Berlusconi si accontenti. Magari non piacerà più come ai tempi d'oro (chi vince del resto diventa antipatico), ma la sua legislatura è in una botte di ferro.

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