Alto Adige, "cartelli solo in tedesco": esplode la polemica di Ferragosto

venerdì 15 agosto 2025
Alto Adige, "cartelli solo in tedesco": esplode la polemica di Ferragosto

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In pieno Ferragosto in Alto Adige, preso d'assalto dai turisti e con il crescente problema dell'overtourism, torna ad infiammarsi la polemica sulla mancata bilinguita' dei cartelli che indicano i sentieri in montagna. Una questione annosa che era stata oggetto anche di verifica da parte delle forze dell'ordine. Sui cartelli di montagna della provincia di Bolzano viene spesso ignorata la dizione in italiano delle località, di un punto panoramico o di una ferrata creando confusione se non addirittura portare a vere e proprie situazioni di difficoltà per l'escursionista.

"I cartelli dei sentieri scritti solo in tedesco rappresentano una violazione non solo della normativa vigente, che impone il bilinguismo, ma anche del principio di rispetto reciproco che dovrebbe guidare la convivenza in Alto Adige/Suedtirol", afferma Marco Galateo, vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano e presidente provinciale di Fratelli d'Italia. Galateo nel suo intervento ha anche precisato che "quella italiana e' la vera minoranza territoriale" in Alto Adige. In Alto Adige e' prevista per legge la bilinguita' italiano e tedesco e, nelle vallate ladine Val Badia e Val Gardena, anche la terza lingua, il ladino. Ad esempio, in Val Gardena sui cartelli stradali i nomi sono riportati in tre lingue con 'Ortisei' che in tedesco diventa 'St. Ulrich' e 'Urtijei' in ladino. La stessa bilinguita' deve essere rispettata nei sentieri di montagna dove la segnaletica e' gestita da tre enti, Cai (Club Alpino Italiano), Avs (Alpenverein Suedtirol, il club alpino sudtirolese) e Tourismusverein (Tv, l'associazione turistica locale) "Questa terra vive dell'equilibrio delicatissimo tra le sue componenti linguistiche e culturali - precisa Galateo -. Spendere denaro pubblico, quindi di tutti, per installare segnaletica che esclude una parte della comunita', quella italiana, vera minoranza territoriale, e milioni di turisti italiani e stranieri, significa ignorare un patrimonio costruito con fatica in un secolo di storia".

Il vice governatore precisa, "non e' una questione ideologica o nazionalistica, ma di buon senso e di sicurezza, in montagna, la chiarezza delle indicazioni puo' fare la differenza in caso di emergenza e il bilinguismo va garantito ovunque".Per Galateo "difendere il bilinguismo significa rafforzare la convivenza pacifica, garantire pari dignità a tutti i cittadini e migliorare l'accoglienza verso chi viene a scoprire le nostre montagne e non rispettarlo e' un passo indietro per tutta la comunità'". Il vicepresidente ha fatto sapere che tratterà' la questione "al più presto" con il presidente Arno Kompatscher.