Turismo d'agosto, pure gli hotel volano: +5,8% sul 2024

L'analisi dei dati del Viminale dimostra che il settore è in crescita vera. L'aumento degli arrivi non è dovuto solo all’emersione dal nero di B&B e case vacanza
di Fausto Cariotivenerdì 22 agosto 2025
Turismo d'agosto, pure gli hotel volano: +5,8% sul 2024

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Numeri alla mano, Federalberghi sbaglia. E assieme all’associazione delle imprese alberghiere sbagliano i tanti (il quotidiano Repubblica, per dirne uno) che hanno usato le dichiarazioni dei suoi vertici per accusare il governo di aver diffuso dati falsati sul turismo. L’emersione dal nero di migliaia di Bed and breakfast e case vacanza non è l’unica ragione per cui nel mese di agosto gli arrivi hanno registrato un aumento del 9,3% rispetto allo stesso mese del 2024.

Un’analisi fatta da Libero sui dati del Viminale dimostra infatti che l’aumento dei clienti riguarda tutte le strutture: si sono presentati più turisti, sia italiani che stranieri, in ogni tipo di offerta ricettiva, alberghi compresi.

La polemica è nata il 21 agosto, quando il ministero dell’Interno ha diffuso i dati sugli arrivi nei primi 18 giorni di questo mese, dunque includendo il periodo chiave di Ferragosto. Risulta che sono stati 15,7 milioni, in crescita del 9,3% rispetto ai 14,3 dello stesso periodo del 2024. Numeri incontestabili, perché vengono dalla banca dati “Alloggiati web”, gestita dalla Polizia di Stato, tramite la quale i gestori di tutte le strutture ricettive, sia alberghiere che extra-alberghiere, devono trasmettere alle questure le generalità delle persone alloggiate entro 24 ore dal loro arrivo.

Da Federalberghi non hanno contestato la bontà dei numeri, ma la loro interpretazione. «La nostra sensazione», hanno commentato, «è che il trend segnalato dal ministero dell’Interno sia in buona parte attribuibile all’emersione dei tanti abusivi ed evasori che sono stati finalmente stanati» tramite l’introduzione del Codice identificativo nazionale, «che ha portato allo scoperto centinaia di migliaia di appartamenti». Anche se l’obbligo di avere il Cin, scattato il primo gennaio, riguarda tutte le strutture, è servito proprio a fare emergere i Bed and breakfast e le case vacanza che sino ad allora operavano in nero.

I vertici di Federalberghi spiegano quindi quel +9,3% come il risultato dell’entrata di tantissime strutture extra alberghiere nel perimetro della legalità, e non come un reale aumento di turisti. Che secondo loro non ci sarebbe stato: la «percezione delle imprese», dicono, è che «nella gran parte delle località si rilevano presenze in calo o tutt’al più stazionarie».

Libero ha avuto modo di elaborare i dati pubblicati dal Viminale, e i risultati sono interessanti. Intanto, c’è stato il sorpasso: dal primo al 18 agosto 2024 la quota maggiore degli arrivi (50,2%) fu registrata nelle strutture alberghiere (hotel, pensioni, villaggi turistici); quest’anno il peso maggiore (51,4%) lo hanno avuto le strutture extra alberghiere (B&B, case vacanza, agriturismo eccetera). Chiaramente, un risultato dell’introduzione del Cin: le prime erano già tutte in regola, mentre molte delle seconde sono emerse dalla clandestinità grazie alle nuove regole.

Ma la cosa più interessante è che una solida crescita rispetto all’agosto 2024 si è registrata ovunque, in ogni genere di struttura. Gli albergatori non hanno motivi per lamentarsi: in quei diciotto giorni hanno visto gli arrivi aumentare del 5,8%. Merito sia degli stranieri (+7,5%) che degli italiani (+3,8%). Le «sensazioni» di Federalberghi sono infondate.

Aumentano anche, e in percentuali maggiori, gli arrivi registrati da B&B, case vacanza e simili. Le cosiddette strutture extra alberghiere vedono infatti un incremento del 13,5% tra gli stranieri e del 12,1% tra gli italiani. Ed è chiaro che anche qui pesa il dato dell’emersione dal nero. Che è un’ottima notizia per i contribuenti e per la concorrenza che paga le tasse, e nulla toglie al bel segno positivo registrato dagli alberghi.