Ennesima svolta nel caso Garlasco. Questa mattina, venerdì 26 settembre, all'alba è stata perquisita la casa dei genitori di Andrea Sempio. Come riferito dai social del Tg1 gli investigatori sarebbero sulle tracce dei flussi di denaro versati dai familiari di Andrea Sempio per ottenere l'archiviazione dell'indagine aperta a suo carico nel 2017. L'operazione con perquisizioni, a quanto si apprende, è coordinata dalla Procura di Brescia, competente a indagare su eventuali reati commessi da magistrati in servizio nel distretto della Corte d'appello di Milano.
Le indagini del 2017 a carico di Sempio sarebbero state caratterizzate "da una serie di anomalie" tra cui "l'omissione della trascrizione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali" da parte della polizia giudiziaria incaricata allora delle indagini, e "contatti opachi" con gli stessi operatori di upg, i carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, (rispettivamente addetto e responsabile della Sezione di PG) ache loro indagati oggi dalla Procura di Bresciano. Secondo quanto emerge dal decreto di perquisizione, visionato da LaPresse, Sapone e Spoto avrebbero avuto dei contatti con i Sempio prima della loro audizione in Procura. Tra gli elementi definiti anomali dalla sostituta Claudia Moregola e dal procuratore Francesco Prete, anche la "breve durata" dell'interrogatorio di Sempio e la conclusione della annotazione d'indagine del marzo 2017 con una formula definita "tranchant" circa la "completa assenza di elementi a supporto delle ipotesi accusatorie" a carico di Sempio.
Garlasco, l'appunto trovato a casa dei genitori di Sempio. Ex procuratore e carabinieri sotto accusa
"Nella casa dei genitori di Andrea Sempio è stato ritrovato un appunto "Venditti archivia per..."....Intanto i cronisti hanno "assaltato" Angela Taccia, l'avvocato che difende Andrea Sempio. L'intento dei giornalisti era chiederle conto di quanto accaduto questa mattina al suo assistito e alla sua famiglia. Ma la Taccia ha evitato tutte le domande e, circondata dai cronisti, si è lasciata scappare una battuta: "Io pogo dall'età di 15 anni".