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Verona, chi erano i tre carabinieri morti durante lo sgombero. La rabbia e il dolore di Meloni

martedì 14 ottobre 2025
Verona, chi erano i tre carabinieri morti durante lo sgombero. La rabbia e il dolore di Meloni

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I carabinieri hanno fermato il terzo occupante del casolare di Castel d'Azzano nel Veronese dove questa mattina si è verificata l'esplosione in cui sono morti tre carabinieri. Si tratta di Franco Ramponi, 65enne, allontanatosi dopo l'esplosione, che è stato rintracciato dai militari del Nucleo Investigativo in una campagna di sua proprietà ed è stato fermato, senza opporre resistenza.

Gli altri due fermati sono un fratello e una sorella sessantenni. Tutti e tre abitavano nel casolare che sarebbe dovuto essere sgomberato. Non volevano lasciare l'edificio e così, secondo le prime ricostruzioni, lo hanno "imbottito" di bombole di gas. Quindi, durante le operazioni di sgombero, la tragedia che ha provocato oltre a tre morti anche il ferimento di 11 agenti, tra carabinieri e poliziotti. A innescare l'esplosione sarebbe stata la donna, rimasta anche lei ferita.

I tre carabinieri morti appartenevano al Nucleo Radiomobile di Padova e alla Squadra operativa supporto del Battaglione mobile di Mestre (Venezia). Il Brigadiere Capo Qualifica Scelta Valerio Daprà era nato a Brescia 56 anni fa, aveva una compagna e un figlio di 26 anni. Si era arruolato nel 1988 ed apparteneva al Radiomobile di Padova, assieme al Carabiniere Scelto Davide Bernardello, di 36 anni, celibe, nato a Camposampiero (Padova) e arruolato nel 2014. Il Luogotenente Marco Piffari, 56enne, viveva in provincia di Padova. Era il comandante della Squadra Operativa Supporto del Battaglione Mobile di Mestre, arruolato nel 1987. 

Bipartisan il cordoglio delle istituzioni nei confronti delle forze dell'ordine. Spiccano le parole della premier Giorgia Meloni: "Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre carabinieri e il ferimento di altri militari dell'arma, vigili del fuoco e polizia, a seguito di una esplosione mentre era in corso un'operazione di sgombero nel Veronese. Il mio profondo cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime, insieme alla vicinanza commossa all’Arma, che ho espresso in una telefonata al comandante generale, gen. Salvatore Luongo".

"Desidero rivolgere un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti appartenenti alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco - conclude il presidente del Consiglio -, e ringraziare il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini".

"L'Unione Sindacale Italiana Carabinieri (Usic) esprime il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all'ultimo il loro dovere al servizio del Paese - sottolinea in una nota Antonio Tarallo, segretario generale dell'Usic -. L'esplosione avvenuta questa mattina in un casolare di Castel d'Azzano (Verona), durante un'operazione di sgombero, ha inoltre causato il ferimento di altri 11 carabinieri, 3 poliziotti e 1 vigile del fuoco che fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita, ai quali va la nostra vicinanza e l'augurio di pronta guarigione. La nostra comunità è in lutto. Questi uomini rappresentano il volto più autentico dell'Arma: coraggio, abnegazione e spirito di servizio fino all'estremo sacrificio. A nome dell'Unione Sindacale Italiana Carabinieri e mio personale, esprimo la più sincera vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti, ai militari feriti e a tutti coloro che oggi piangono questa terribile perdita. Usic si unisce al dolore dell'intera Arma dei Carabinieri e delle Forze di Polizia impegnate quotidianamente per la sicurezza dei cittadini, rinnovando l'impegno a sostenere i familiari delle vittime e i colleghi colpiti da questa tragedia", conclude Tarallo.