È stata inviata al Procuratore della Corte penale internazionale "la versione inglese della denuncia per complicità in genocidio" nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e dell’Ad di Leonardo Spa, Roberto Cingolani. A farlo un’associazione chiamata “Giuristi e Avvocati per la Palestina” (Gap) lo scorso 14 ottobre, cioè il giorno dopo l'accordo di Sharm el Sheikh tra Hamas e Israele per la fine delle ostilità a Gaza.
Della denuncia aveva già parlato la stessa Meloni durante l'ultima ospitata tv a Porta a Porta, la trasmissione condotta da Bruno Vespa su Rai 1. In quell'occasione, la premier si era detta convinta "che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere". Era il 7 ottobre. E già in quei giorni diversi esponenti politici avevano parlato di una denuncia pretestuosa. "Una barzelletta che non fa ridere", l'aveva definita Matteo Renzi, non proprio un amico del governo. Poi, una settimana dopo si è concretizzato l'accordo per la tregua a Gaza. Dunque, oggi è difficile avere un'opinione positiva di questa mossa dei Gap.
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Il "cortigiana" gate deflagra anche a Piazzapulita, su La7. E il soccorso rosso a Maurizio Landini arriva prop...I 51 Giuristi e Avvocati per la Palestina che hanno firmato la denuncia hanno fatto riferimento alle ultime dichiarazioni del premier spagnolo Pedro Sanchez, secondo cui "la pace non significa dimenticare né significa impunità". Per questo, "coloro che sono stati attori chiave nel genocidio perpetrato a Gaza devono rispondere alla giustizia, non ci può essere impunità". Probabilmente, però, non c'erano Meloni e il governo italiano nella mente di Sanchez. Ma non fa nulla. Per l'associazione tanto è bastato per giustificare quest'ultima follia.