Nuovo capitolo televisivo sul caso Garlasco a Ore 14 Sera, con Milo Infante. Protagoniste l'avvocata Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi insieme ad Antonio De Rensis, e la criminologa Roberta Bruzzone. Il confronto si infiamma sul consumo di materiale pornografico ritrovato sul pc di Stasi, elemento che per Bruzzone è "cruciale" nella valutazione della personalità, alla luce della condanna definitiva per l'omicidio di Chiara Poggi.
Bocellari difende il suo assistito: "Ho sottovalutato l'impatto dell'opinione pubblica. Stasi è arrivato in aula già condannato. L'errore degli inquirenti? Si sono innamorati della tesi del fidanzato assassino, trascurando altre piste". Poi estrae un fascicolo bianco: la cartella clinica psichiatrica di Stasi, redatta dal 2015 in carcere con percorsi psicologici e relazioni di equipe. "Questa l'ha letta? Stasi mi ha autorizzato espressamente", spiega l'avvocata, riferendosi a un virgolettato sui video "raccapriccianti e violenti" riportato dalla stampa mesi fa.
Garlasco, chi porta in studio Massimo Giletti: nuovo colpo di scena?
Si torna a parlare del delitto di Garlasco a Lo Stato delle Cose. Nella puntata di lunedì 17 novembre su Rai 3, M..."Era un passaggio parziale di un provvedimento del tribunale di sorveglianza, non della relazione completa. Sfido Bruzzone: pubblichi l'intera cartella, dati sensibili inclusi, anche sugli aspetti sessuali". Un modo per smontare il giudizio basato su "informazioni parziali" .Bruzzone replica: "Ho citato solo quanto pubblicato con virgolette da testate importanti, a cui anche voi vi rivolgete per interviste. Se i giornalisti hanno sbagliato, ne prendo atto. Ma il collega ha definito il materiale violento e raccapricciante?". Intanto, l'inchiesta su pc e cellulari di Stefania Venditti (testimone chiave) fa un nuovo round a Milano. E spunta la versione di Lovati sulle "indagini preventive" che, secondo i pm, non tornano.




