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Meloni, manifesto-choc a Bolzano: ritratta come Hitler

venerdì 26 dicembre 2025
Meloni, manifesto-choc a Bolzano: ritratta come Hitler

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Giorgia Meloni come Adolf Hitler. A denunciare l'accaduto è Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli D’Italia del Trentino Alto Adige. "Sulla vetrina di un negozio di attrezzature sportive di Bolzano, trasformato dal titolare in un mini 'centro sociale' tappezzato di simboli anarchici e manifesti contro i decreti sicurezza del governo, è stato esposto un manifesto che ritrae Giorgia Meloni con le fattezze di Adolf Hitler. Il fotomontaggio, ennesimo segno di un insopportabile imbarbarimento culturale, è stato affisso proprio all’ingresso dei frequentatissimi mercatini di Natale. Una messa in scena di cattivissimo gusto è segno di fanatismo ideologico contro il Premier. I manifesti sono stati strappati a seguito della protesta di cittadini. Contro queste infamie va dichiarata Tolleranza zero". 

Non è la prima volta che il presidente del Consiglio finisce nel mirino della violenza rossa. Era giù successo a Castellammare di Stabia. Qui erano apparsi alcuni manifesti del partito Carc che raffiguravano Meloni a testa in giù. "L’immagine storica cui si fa riferimento è divisiva e shoccante solo per i fascisti o per chi vuole cancellare la storia del movimento operaio e comunista del nostro paese. L’immagine di Mussolini a testa in giù non è controversa rappresenta la liberazione del nostro paese dal nazifascismo. Come allora il nostro paese deve essere liberato dai guerrafondai, dai complici del genocidio in corso a Gaza e dai nemici dei lavoratori incarnati dal governo Meloni - spiegavano i Carc -. Quindi altro che 'controverso', il manifesto in questione è un messaggio di liberazione".

E ancora: "L’opposizione popolare a governo Meloni è la maggioranza nel paese. Lo ha bloccato da nord a sud in occasione dello sciopero generale del 22 settembre. Ha inondato le strade e le piazze in occasione dello sciopero del 3 ottobre e dell’oceanica manifestazione nazionale a Roma del 4 ottobre in solidarietà con la Palestina e contro il coinvolgimento del governo italiano nella guerra in corso. Questi manifesti a Castellammare simboleggiano che anche nella nostra città la riscossa avanza. Mostrano che anche a Castellammare si sta sviluppando una rete di solidarietà con la Palestina, per la caduta del governo Meloni e per interrompere ogni coinvolgimento del nostro paese con la guerra, il riarmo e la militarizzazione dei territori e del tessuto produttivo. Non un uomo, non un metro, non un soldo per la loro guerra".