Ha un nome la giovane donna rinvenuta senza vita lunedì 29 dicembre nel cortile interno di un condominio in via privata Paruta 74-76, zona Gorla (periferia nord-est di Milano): Aurora Livoli, 19 anni, nata a Roma e residente a Monte San Biagio (Latina). La ragazza era scomparsa da casa il 4 novembre scorso, con precedenti episodi di allontanamento volontario.L'ultimo contatto con i genitori adottivi – il padre Ferdinando, odontotecnico, e la madre architetta – risale al 26 novembre: in una telefonata Aurora aveva rassicurato di stare bene, ma aveva escluso di voler rientrare, senza rivelare dove si trovasse. La denuncia di scomparsa era stata presentata il 10 dicembre. "Non riusciamo a capire cosa sia accaduto", hanno dichiarato i familiari, sconvolti, dopo aver riconosciuto la figlia dalle immagini diffuse dai carabinieri.Aurora, adottata a sei anni, si era diplomata nel 2025 all'Itis Pacinotti di Fondi (stessa scuola del 14enne Paolo Mendico, suicida per bullismo). Descritta come "molto intelligente", si era iscritta all'università per studiare chimica.
Sui social, però, emergeva un disagio profondo: post come "Ho Lucifero dentro di me" o "Troppo tempo per pensare fa pensare male", accompagnati da video editati con musiche dark.Il corpo, semi-svestito con pantaloni abbassati e segni di ecchimosi al collo e lividi sul volto, presentava elementi compatibili con strangolamento e possibile violenza sessuale. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti.
Telecamere di sorveglianza hanno ripreso Aurora entrare nel cortile la notte del 28 dicembre con un uomo alto e magro (capelli corti ricci, giubbino scuro), che poi si allontana solo un'ora dopo. È lui il principale sospettato: gli inquirenti lo stanno cercando.L'autopsia, prevista per oggi 31 dicembre, chiarirà cause esatte del decesso e eventuali abusi.




