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Flotilla, la farsa continua: "Perché rinunciamo all'Ambrogino"

di Claudio Brigliadorimercoledì 15 ottobre 2025
Flotilla, la farsa continua: "Perché rinunciamo all'Ambrogino"

3' di lettura

La telenovela dell'Ambrogino d'oro alla Global Sumud Flotilla finisce in farsa. Margherita Cioppi, capomissione dell'Arci che ha partecipato alla missione dei pro-Pal a Gaza e candidata alla più prestigiosa benemerenza milanese su proposta dei consiglieri di Verdi e Pd, ha annunciato che rinuncerà al premio. "Fino a quando il Comune di Milano non si muoverà per porre fine a quel gemellaggio con Tel Aviv (e agli accordi con Israele, come al mancato embargo a un paese belligerante), mi parrebbe piuttosto complicato accettare qualsiasi onorificenza".

"Ringrazio i consiglieri comunali Carlo Monguzzi e Beatrice Uguccioni per aver avanzato la candidatura per l'Ambrogino d'Oro - scrive la Coppi su Instagram -. Questa proposta mi fa pensare che ci siano barlumi di speranza a livello istituzionale". "Sono stata la capo-missione dell'Arci e dello straordinario equipaggio di Karma, la barca del progetto TOM che ha navigato assieme alla Flotilla. Lo abbiamo fatto perché abitiamo il mare e siamo scomodi testimoni delle costanti violazioni del diritto internazionale. Spostare lo sguardo da Lampedusa a Gaza è stato naturale: abbiamo preso parte alla più grande azione umanitaria dal basso della storia a sostegno del popolo palestinese. Il genocidio è ancora in corso, mentre la comunità internazionale non trova le parole per condannare Israele né il coraggio di interrompere la vendita di armi". 

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Cioppi spiega di considerare significativo il riconoscimento da parte del Consiglio comunale, ma non ritiene possibile accettarlo nelle condizioni attuali. "Nonostante ritenga importante il riconoscimento dell'azione politica della Global Sumud Flotilla da parte del Consiglio Comunale di Milano, non penso che in questo momento si possa accettare questa onorificenza. Il Comune di Milano non ha ancora reciso il gemellaggio con Tel Aviv". "L'accordo di pace proposto da Trump è un ennesimo specchietto per le allodole le cui spese sono sempre a carico della popolazione palestinese. Non è con i premi che si dimostra da che parte stare, ma con le azioni concrete".

"Mi spiace per la risposta della Global Sumud Flotilla. Mi sembra che non sia stato colto il valore politico della proposta che, almeno nel mio intento, riconosceva l'impegno dei milanesi, tra i quali membri del Pd, che hanno partecipato a questa azione umanitaria internazionale, e teneva alta l'attenzione sulle atrocità avvenute a Gaza", commenta in una nota la capogruppo del Partito Democratico Uguccioni.

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"Da parte mia - ha continuato l'esponente dem - rimane l'apprezzamento per l'iniziativa della Flotilla, seppur nella differenza di opinioni rispetto per esempio al tema del gemellaggio con Tel Aviv. Personalmente, così come il mio gruppo e tutto il Partito, lavoro sempre per il dialogo tra le istituzioni e ciò che avviene fuori, nel rispetto delle responsabilità e dei ruoli di ciascuno e ciascuna". Secondo la capogruppo, "la sospensione del gemellaggio con Tel Aviv non poteva essere una punizione alla città. Era stata ipotizzata quando Gaza veniva rasa al suolo dall'azione criminale del Governo Netanyahu, anche perché in quel momento sembrava l'unica azione concreta possibile". "Io credo nel dialogo fra le città come veicolo di pace. Lo abbiamo visto anche in questi giorni con la presenza a Milano del Sindaco di Betlemme", continua Uguccioni. Per questo, "con l'evoluzione degli eventi si è deciso di fermarsi un momento e di attendere; di aggiornare l'idea del gemellaggio legandola alla pace e ai corridoi umanitari; di andare avanti con la proposta di gemellaggio con Gaza e con un'azione umanitaria molto pratica come quella di portare acqua ai Gazawi".