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Daisy Osakue, Pietro Senaldi: "Perché sapevo che il lanciatore di uova era figlio del piddino"

Cristina Agostini
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Il senatore di Forza Italia Francesco Giro mi propone per il premio Pulitzer perché su Libero del 31 luglio ho scritto che l' uovo tirato in faccia a Daisy Osakue non era un episodio di razzismo. «Anziché barbari fan di Salvini i colpevoli potrebbero essere degli annoiati figli in cerca di emozioni della borghesia piddina che da sempre governa quelle zone» avevo azzardato. Ringrazio Giro ma non merito tanto; e poi avrei avuto qualche possibilità se avessi detto che i teppisti erano tifosi di Trump o della Lega. A dire che sono dem rischio un deferimento da parte dell' ordine, non un riconoscimento giornalistico. Leggi anche: Il loro ridicolo silenzio, Antonio Socci sul caso di Daisy Osakue: chi ora si deve vergognare Vi rivelo però come ho fatto ad azzeccarla. Giro sostiene che i giornalisti conoscono il Paese meglio dei politici. Questo è poco ma sicuro però non basta a spiegare tutto. Bisogna risalire molto in là nel tempo e aver osservato a lungo l' Italia. A rovinare la sinistra per le future generazioni fu Enrico Berlinguer, quasi quarant' anni fa. I compagni avevano ancora le mani e la testa sporche di sangue, i più vecchi per la guerra civile e i più giovani per il terrorismo rosso, e il segretario del Pci lanciò la questione della superiorità morale. Il dogma in base al quale a sinistra sono più buoni, onesti e puri geneticamente, per diritto di nascita, a prescindere dalle loro azioni, elevati dal solo fatto di dichiarare la giustizia sociale come loro ideale. Anziché farsi una risata, l' Italia gli credette. A sinistra diventarono tronfi e spocchiosi fino al razzismo e a destra nacque il complesso d' inferiorità verso i compagni che fino all' avvento di Salvini ha contraddistinto chiunque non appartenesse all' élite culturale sinistrorsa. BUONI E CATTIVI - Da allora lo scontro politico per i progressisti si è ridotto alla lotta tra i buoni e i cattivi, tralasciando ogni reale confronto sui contenuti. Di ciò la sinistra è morta, la sua politica si è autoconfinata alla demonizzazione dell' avversario, tralasciando qualsiasi tentativo di adeguarsi ai tempi e dare risposte pratiche alle esigenze degli elettori e perdendo il contatto con il Paese reale. La sinistra non si è più preoccupata dei problemi né tantomeno delle soluzioni, diventando squisitamente ideologica e limitandosi a bastare a se stessa. Ma se passi la vita a guardarti l' ombelico, sbatti contro il muro e gli altri ti mollano. L' autogol del Pd su Daisy nasce da questa tara che affligge tutto il mondo progressista e che da plus si è trasformato in maledizione, talvolta tragica, spesso comica. La sinistra è talmente compresa nel ruolo salvifico dell' umanità che si è assegnata da sola da essere diventata intimamente razzista. Non per necessità o disperazione, come gli abitanti delle periferie che vivono nel disagio, provando sulla propria pelle le sofferenze di una complicatissima integrazione con gli immigrati, ma intellettualmente e orgogliosamente, per senso di diversità dalla plebe e dalle sue basse tribolazioni. MELASSA INDISTINTA - Sugli aggressori di Daisy ci ho azzeccato perché ho il privilegio di osservare i sedicenti democratici da fuori. Li vedo, i poveretti. Vanno dietro a Saviano e accusano Salvini di essere stato votato dalla 'ndrangheta perché tecnicamente eletto nel collegio di Rosarno ma sorvolano sul fatto che è il collegio dove ha preso meno voti dei cinque in cui si è presentato e di governare la Calabria dal crollo della prima repubblica. La sinistra ormai è razzista, per come approccia l' avversario, ieri Berlusconi oggi la Lega e Grillo, e per come alleva i suoi figli, nel privilegio e nella convinzione di essere a prescindere migliori e nel giusto anche se non fanno nulla per dimostrarlo. Anzi. Io non entro nel dibattito fazioso se qualcuno stia predicando odio in italia. Se la Lega o Famiglia cristiana o i notap-notav e tutta la melassa ormai indistinta che sta da quella parte. So però che i più pronti a raccogliere eventuali messaggi sono i buonisti e la loro stirpe. Moncalieri-Italia. di Pietro Senaldi

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