Cecchi Paone: "La Santanchè è cattivissima"
Cattiva, anzi cattivissima come Gleen Close nella Carica dei 101. Alessandro Cecchi Paone non usa mezzi termini per descrivere Daniela Santanché che a suo dire starebbe facendo di tutto per affossare la proposta di legge di Forza Italia, al quale sta lavorando lui e Francesca Pascale, per legalizzare le unioni gay. "Pensavo fosse simpatica", rivela a Tommaso Labate, "invece è cattiva". E racconta: "Anni fa durante La vita in diretta mi disse che non potevo parlare di figli perché non potevo averne. Voleva ferirmi. Ci riuscì". Poi lo sfogo: "Il paragone con Crudelia De Mon che ha fatto Francesca Pascale l'altro giorno ci sta tutto, creda a me". Alleati che non ti aspetti - Per fortuna, dice ancora Cecchi Paone al Corsera, non sono tutti come lei: "Gasparri", rivela, "alla cena l'altra sera, parlava di trovare una sintesi sulle unioni civili. La Polverini è venuta da me per dirmi 'non la penso come te e Francesca ma voglio darvi una mano'. Per non dire della Gelmini, un'altra non proprio in linea con le nostre idee, pronta a discutere con grande generosità e amore, a dare il suo contributo sulla proposta di legge purché rimanga nell'ambito di quello che nella passata legislatura immaginarono Brunetta e Rotondi". Fi più credibile del Pd - La conclusione è che "Forza Italia è il partito più credibile sul fronte dei diritti gay". Cecchi Paone, che esattamente dieci anni fa faceva il suo outing durante la campagna elettorale per le Europee ricevendo l'incoraggiamento di Berlusconi ad andare avanti, spiega: "Il mondo gay considera Forza Italia più affidabile rispetto a Renzi e a quei burocrati del Pd che hanno parlato per anni ma non hanno mai combinato un tubo". E ancora: "Forza Italia in questa battaglia sta davanti a tutti". Gay azzurri - L'intervista di Tommaso Labate si chiude con la domanda se tra i parlamentari di Fi c'è qualche gay che non ha fatto "coming out". La risposta di Cecchi Paone? "Una decina".