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Massimo Cacciari sul carro di Matteo Renzi: "Non ha rivali"

Nicoletta Orlandi Posti
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"Matteo Renzi non ha rivali, né a destra, né a sinistra. Solo la crisi può batterlo". Parola di Massimo Cacciari che in una intervista al Giorno sostiene che non ce ne è per nessuno: dall'opposizione del centro destra ai dissidenti del Pd. "Ha il cinismo e la volontà di potenza che servono a un politico. Però sulle idee deve andare oltre agli 80 euro e al nuovo Senatino...", puntualizza il filofo ex sindaco di Venezia ritenendo che "al premier conviene tirare la corda per altri cinque o sei mesi. Una volta incassati i voti della minoranza sui provvedimenti che gli interessano, la sinistra Pd non esisterà più". Per Cacciari inoltre, "il centrodestra è morto". E spiega: "Silvio Berlusconi ormai è stanco, i suoi delfini, da Gianfranco Fini ad Angelino Alfano l'hanno deluso, perciò è normale che pensi solo a salvare se stesso e la «baracca», cioè le sue aziende. Forse restano vive le idee di destra. Ma anche quelle si stanno trasferendo nel partito di Renzi", che " sta facendo di tutto per attrarre i voti di centrodestra a sé. Tant' è che per il 50 per cento fa quello che voleva fare Berlusconi. È anche per questo che Silvio non vede eredi dopo di lui, se non proprio il giovane Renzi". Cacciari boccia poi Raffaele Fitto ("Per carità. Sopra Roma non prende neanche un voto", dice), ma anche Maurizio Landini ("Se il capo della Fiom scendesse in politica, il premier porterebbe dei ceri alla Madonna dalla felicità"), Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema ("Ormai sono impresentabili". Secondo il professore l'ultima loro occasione sono state le primarie, "ma anche lì hanno sbagliato". "Potevano coalizzarsi tutti per sostenere Pippo Civati", dice a Rosalba Carbutti.  L'intervista si chiude con una previsione sulla fine della legislatura: "Dipende tutto dalla situazione economica. Berlusconi, Landini, D'Alema, Grillo non contano".

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