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Santoro alla sbarra ad AostaSarà processato per diffamazione

Michele Santoro in una puntata di Anno Zero

Durante Anno Zero mandò in onda le accuse (false) di corruzione di un sindaco contro l'ex dirigente di Forza Italia Gatto. Ora è incriminato di "concorso in diffamazione"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Michele Santoro il 27 giugno prossimo sarà processato ad Aosta per conforso in diffamazione. Non sarà l'amico magistrato Antonio Ingroia a giudicarlo, ma il giudice Davide Paladino che dovrà stabilire, come riporta il Giornale, la sua responsabilità nel danno morale ed economico subito da Mario Gatto, ex dirigente di Forza Italia in Piemonte.  I fatti: sperando in uno scoop il Teletribuno non ci ha pensato un attimo nel 2008 a sparare in prima serata durante Anno Zero l'intervista a Carmelo Tomassello, ex vicesindaco azzurro di Legnano, che raccontò di aver girato parte di una mazzetta da 180mila euro (per questo poi è finito in carcere) al signor Gatto che in cambio gli avrebbe procurato un incontro con l'allora ministro Claudio Scajola. Quei soldi dati a Gatto, spiegò ad Anno Zero l'ex sindaco piemontese, servivano per finanziare le gare automobilistiche del figlio di Gatto, pilota professionista. Un intreccio di politica, corruzione, soldi che Santoro non poteva farsi scappare. Peccato che fosse tutto falso. A maggio del 2012 il Tribunale di Aosta ha condannato per diffamazione Carmelo Tomasello (sei mesi di reclusione con pena sospesa e 25 mila euro di risarcimento per i danni morali). Adesso tocca a Santoro per via di un decreto emesso tre giorni fa dal gup Marco Tornatore.  

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