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Scalfari: "Gli italiani votano chi promette asini volanti"

Barbapapà: "Gli italiani scelgono chi promette gli asini volanti"

Sebastiano Solano
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Penultima giornata a Torino della passerella radical-chic del Salone Internazionale del Libro. All'appuntamento Dialoghi dell'Espresso all'Auditorium del Centro Congressi del Lingotto, scontata la presenza di professionisti della morale del calibro di Eugenio Scalfari, Roberto Saviano e Umberto Eco. Tutti insieme, chiusi in una sorta di conclave intelletual-librario, a discutere di giustizia, mafia e di "che cosa è giusto e che cosa no". Il terzetto di predicatori della moralità si è riunito per propinarci la consueta lezioncina che, ognuno dal proprio pulpito - o meglio, tutti da Repubblica o 'Espresso -, ci impartiscono quotidianamente (o settimanalmente).    Italiani bugiardi... -  I tre, facendo fonte comune, hanno parlato a una piccola platea torinese. Le affermazioni viaggiavano sui social network, sui quali si poteva assistere a una sorta di cronaca in tempo reale della "messa sinistra". Tra le varie affermazioni, un paio su tutte e firmate da Scalfari, hanno fatto scalpore. "La furbizia - spiega il fondatore di Repubblica - non è l'equivalente dell'intelligenza, ma è inganno. Gli italiani sono molto furbi". Capito? Furbizia uguale inganno, gli italiani sono furbi, quindi gli italiani sono tutti truffaldini, per definizione. Un sillogismo, quello snocciolato da Barbapapà, che sintetizza ciò che, da sempre, pensa degli italiani. Per rendersene conto basta scorrere le righe di un qualsiasi suo editoriale della domenica su Repubblica. Sempre sugli italiani, Scalfari aggiunge che "sono uno dei popoli più furbi che esistano. I furbi sono quelli che vanno dal demagogo e chiedono cosa può fare per i loro clienti". Secondo Barbapapà gli italiani non amano affatto lo Stato: "Noi siamo furbi evadiamo". Poi avverte: "Quando diciamo che la classe dirigente fa schifo dobbiamo aggiungere che anche noi facciamo schifo". ... e idioti - Gli italiani, questa la sostanza del discorso, disprezzano lo Stato, degli intrallazzoni, dei furbetti. E tra la totalità di furbetti ci sono quelli che devono essere disprezzati: quelli che non la pensano come Scalfari. Dice infatti: "C'è gente che vota chi gli promette asini volanti". La storia è sempre la stessa: da una parte c'è il giusto, il bene, il paradiso dei lettori delle sue filippiche, dei seguaci di Fabio Fazio e Roberto Saviano, dei salotti radical chic. Dall'altra ci sono tutti gli altri, quelli che per definizione stanno dalla parte del torto, in buona sostanza gli elettori del Pdl e di Silvio Berlusconi, quelli che votano "chi promette asini volanti". E chi vota gli asini volanti? Semplice: i beoti, gli idioti, gli inetti, gli stupidi. Questa la summa dello Scalfari-pensiero. Nel mirino c'è sempre lui, il Cav, e i suoi elettori. A quest'ultimi, parafrasando Berthold Brecht, non rimane che sedersi dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti sono occupati. E visto, soprattutto, che dall'altra parte c'è Scalfari.

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