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Marcello Veneziani, tutte le ragioni per cui iscriversi all'anagrafe anti-comunista

Andrea Tempestini
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Comunisti massacrati in rima, un'opera di Marcello Veneziani su Il Tempo in calce all'anagrafe anti-comunista pubblicata dallo stesso quotidiano. "Italiani, aderite compatti all'anagrafe nazionale anticomunista - esordisce Veneziani -. Diventate cittadini onorari di Fiume e di Porzus, dell'Istria e della Dalmazia, del Triangolo rosso dell'Emilia e di mille altri luoghi in cui il comunismo ha lasciato vittime". E ancora: "Diventate cittadini onorari dei tanti luoghi in cui le Brigate rosse e le altre formazioni terroristiche hanno ucciso borghesi e proletari, ragazzi e militanti di destra, magistrati e politici, giornalisti, professori e casalinghe nel nome del comunismo". Leggi anche: Marcello Veneziani, il colpo di grazia a Gianfranco Fini Dunque prosegue: "Perché invece un'anagrafe nazionale anticomunista? Perché il comunismo è il regime totalitario che ha mietuto più vittime di tutti i tempi, in più paesi e in tempi diversi, e con due particolarità efferate: ha ucciso di più in tempo di pace che in tempo di guerra e ha fatto strage soprattutto di connazionali. E ancora. Perché è il regime totalitario che ha retto sul terrore poliziesco e sulla cancellazione di ogni realtà al di fuori del comunismo: nessuno spazio per la religione, per il capitale, per la proprietà privata, per le tradizioni nazionali che restavano in piedi perfino sotto il nazismo". Dunque, Veneziani elenca una lunga serie di altre valide ragioni per iscriversi a tale anagrafe, tra le quali questa, ovvero la possibilità di celebrare "lo scampato pericolo: quest'anno è il settantesimo anniversario del '48, l'anno in cui l'Italia evita di diventare una Repubblica Comunista Sovietica con la vittoria del Fronte popolare degli staliniani di casa nostra. Fatelo da patrioti e da europei, da cattolici e da ebrei, da borghesi e da contadini, da missini e da democristiani, da liebrali e da socialdemocratici, da monarchici e perfino da anarchici".

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