Alessandro Sallusti: "All'iniziativa di Matteo Salvini non ci saremo. Né noi né loro"
"Noi non ci saremo", no. Alessandro Sallusti bacchetta Matteo Salvini che per promuovere la manifestazione di piazza convocata a Roma l'8 dicembre "ha lanciato una campagna pubblicitaria con i faccioni di personaggi ostili alle politiche leghiste - da Saviano alla Boldrini, da Juncker a Macron e alla Boschi - e sotto la scritta: Io non ci sarò". Perfetto, scrive il direttore de Il Giornale nel suo editoriale, "pure simpatico nel giocare sull'ovvio con i nemici di sempre, per stuzzicare la pancia dei suoi sostenitori e distrarre da questioni meno ovvie. La notizia, però, è che noi non ci saremo ieri lo ha detto chiaramente una parte consistente di quel popolo che alla Lega (da sempre) e a Salvini guarda con interesse e fiducia e che oggi si sente tradita dall'appiattimento di quella stessa Lega alle demagogiche e sinistrorse politiche economiche e sociali dei Cinquestelle". Leggi anche: "Fazio, ma tu e la Isoardi...?". Crozza, lo schiaffo a Salvini: allusione spintissima E, affonda Sallusti: "Non è che sei nel giusto perché sabato a Roma non ci sarà Saviano, è che stai sbagliando (a sostenere Di Maio) se non ci saranno gli stendardi degli industriali, degli artigiani e dei commercianti, cioè di chi lavora e produce e dovrebbe essere per questo al centro delle attenzioni". E "con il suo album delle figurine di chi non ci sarà, Salvini sta mettendo sullo stesso piano chiunque, per motivi diversi, non ci sarà, cioè l'Italia migliore e i no Tav, i lavoratori e i fannulloni".